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“Nessun dorma” di Eliana Camaioni: recensione libro

“Abbiamo tutti uno scopo, una missione terrena, un lavoro da compiere. E possiamo comprenderlo solo usando il cuore: l’intuito segna la rotta, il coraggio di seguirlo fa il resto”.


Prima di iniziare a recensire Nessun dorma devo fare una confessione a tutti voi che mi leggete. Io i Gialli non li amo, per carità li ho letti eh.

Ma resto nella mia comfort zone, compro i classici, insomma quei titoli che sono garanzia già solo dal nome dell’autore…Agatha Christie per intenderci.

copertina Nessun Dorma_ Algra Editore

L’approccio a Nessun Dorma ve lo lascio immaginare. Pensate alla mia faccia che oscilla tra il diffidenza e il cinismo. Figuriamoci se mi appassionerà un giallo di cui non conosco nemmeno l’autrice.

Bene. Io non mi sono appassionata, io ne sono diventata fan. L’ho letto d’un fiato, lo regalerò e l’ho consigliato a chiunque.

La storia:

Alianna Braschi, archeologa e direttrice del Museo di Messina, è fra gli eredi del cavalier Alfonso Ricciardi. Co-erede assieme a Marco Stagnoli, ex fiamma al liceo, professore di fisica ad Harvard.

All’apertura del testamento il primo mistero: Ricciardi affida a lei e Stagnoli il completamento con urgenza dei suoi studi, la cui chiave sta tutta in un testo lacunoso chiuso a Venezia in una cassetta di sicurezza.  Dagli studi di Alfonso emergerà l’imminenza di un evento catastrofico, che “in un sol modo e in un sol luogo i nubendi sacri potranno fermare”. Restano dieci giorni per evitare l’irreparabile.

La struttura è a più voci. Ho adorato l’alternarsi dei punti di vista di Alianna e Marco ( non sono gli unici)  rendono la storia più “concreta”. Un linguaggio duro e spogliato dai troppi fronzoli, essenziale e descrittivo. Eliana Camaioni ha il dono di mostrarci la scena che leggiamo, non solo siamo lì, insieme a Marco e Alianna ma cerchiamo anche di capire come aiutarli.

La composizione di un puzzle a metà fra la storia e la magia, in una Sicilia che ho visto senza mai esserci stata (rimedierò) e una Venezia (dove la storia inizia) che mi pare ancora di sentirne l’odore descritto nei primi capitoli.

Personaggi secondari che si muovono con maestria sulla scena e che sembrano aiutare i protagonisti a dipanare il mistero, ma forse no, non riusciamo a capire da subito di chi fidarci, che cosa sta succedendo.

Una storia che mi ha appassionato tantissimo, piena di mistero ma con una logica ferma da parte dell’autrice che con grande capacità  ci accompagna tra le  pagine senza farci mai perdere nella vicenda.

Eliana Camaioni, autore

Biografia dell’Autore

Eliana Camaioni, classe 1973, critico letterario e blogger. Dottore di ricerca in Filologia, ex docente di Latino e Greco, studiosa di misteri delle civiltà antiche. Collaboratrice della rivista Letteratitudine, è suo il blog #unminutodilibri per il giornale Messina Today. Ha pubblicato Di verità non dette (2007), Il legame dell’acqua (2008), L’amoretiepido (2014); ha vinto nel 2012 il Premio Terremoti di Carta col racconto Senza paracadute e nel 2015 il Premio Osservatorio Città di Bari con la sceneggiatura teatrale Caffè macchiato. Trascorre buona parte del suo tempo fra studi di sciamanesimo e la campagna che le è cara, nella città dello Stretto in cui è nata.

Algra Editore a cura di Lib(e)ri di leggere.

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Morena Di Giulio

Classe 1984, dopo una laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo lavora prima come redattrice di cronaca in varie testate locali, per poi approdare nel mondo della radiofonia senza mai mettere da parte il suo grande amore per la lettura e l'editoria. Storica mancata, giocatrice di ruolo, appassionata di viaggi e divoratrice di libri. Nel cassetto dei sogni, fare il giro del mondo.

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