Libri in pillole

“Perle ai porci” di Kurt Vonnegut: recensione libro

Elliot Rosewater è il presidente della omonima fondazione che, per eludere il fisco, gestisce una grossa somma di denaro derivante dal patrimonio di famiglia. Al ritorno da una missione militare Elliot inizia a manifestare segni di squilibrio mentale, cambiando radicalmente stile di vita: si dà all’alcool e si trasferisce in una piccola cittadina dove inizia a utilizzare il denaro di famiglia per sostenere economicamente le persone in difficoltà, quelli definiti “gli inutili”, che non lavorano, che non hanno speranze, che vivono nella miseria e nella depressione.


Poiché la carica che ricopre è strettamente vincolata alla successione ereditaria, un giovane avvocato cerca di insinuarsi per raccogliere prove sulla pazzia di Elliot, in modo tale da favorire l’ascesa a capo della fondazione di un parente lontano dei Rosewater, guadagnando così una ingente somma di denaro dalla possibile transazione.

“Uno dei protagonisti di questa storia, storia di uomini e donne, è una grossa somma di denaro, proprio come una grossa quantità di miele potrebbe essere, correttamente, uno dei protagonisti di una storia di api.”

Perle ai porci di Vonnegut è un romanzo di critica sociale sul capitalismo oppressivo, che crea persone omologate dominate da beceri interessi economici, il cui risultato sono comportamenti ultra conformisti nei quali gesti di solidarietà vengono recepiti come azioni totalmente folli.

L’autore

Kurt Vonnegut (Indianapolis, 1922 – New York, 2007) nacque in una famiglia colpita dalla Grande Depressione del ’29. Nel 1940 si iscrisse a biochimica all’università, poi andò sotto le armi e da prigioniero dei tedeschi assisté al bombardamento di Dresda. Tornato in America, ha studiato antropologia e ha fatto vari lavori fra cui il cronista, nello stato di New York. Esordisce come scrittore nel 1950 e pubblica il suo primo romanzo, Piano meccanico, nel 1952. Membro dell’American Academy and Institute of Arts and Letters, è considerato uno dei massimi scrittori di fantascienza e uno dei maggiori autori americani. Con Feltrinelli ha pubblicato: Mattatoio n. 5 (2003), da cui è stato tratto il film di Roy Hill nel 1972, Ghiaccio-nove (2003), Un pezzo da galera (2004), Piano meccanico (2004), La colazione dei campioni (2005), Le sirene di Titano (2006), Madre notte (2007), Barbablù (2007), Ricordando l’Apocalisse (2008), Guarda l’uccellino. Racconti inediti (2012), Perle ai porci (2015), Il grande tiratore (2019) e, nella collana digitale Zoom, Da tutte le strade si alzeranno lamenti (2012).

“Perle ai porci” di Kurt Vonnegut, edizioni Feltrinelli. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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