Libri in pillole

“Nessuna notizia di Gurb” di Eduardo Mendoza: recensione libro

Nessuna notizia di Gurb di Eduardo Mendoza è una di quelle letture che non si dimenticano. E infatti a distanza di circa tredici anni lo sono andato a cercare nella mia libreria personale per una ri-lettura con scopi didattici, perché l’ho assegnato come compito per le vacanze ad alcuni dei miei alunni. Questa volta l’ho letto in lingua originale, in spagnolo, ma con la traduzione di Gianni Guadalupi accanto per prendere nota delle citazioni.

Dopo questa lunga premessa veniamo a noi: questo libro è un autentico gioiello. E non solo perché Eduardo Mendoza è riuscito a comprimere in poco più di 100 pagine una storia contemporaneamente stravagante e avvincente, ma soprattutto per la massiccia dose di ironia con la quale l’autore ha praticamente strutturato la narrazione. Far ridere, o sorridere, non è mai facile: Mendoza ci riesce benissimo, e vi consiglio di stare attenti ai luoghi in cui vi metterete a leggere questo libro per evitare di scoppiare in sonore risate in situazioni poco opportune (come è successo a me in classe, mentre i miei studenti erano impegnati in un compito).

La trama è semplice: due extraterrestri in forma extracorporea, che tuttavia hanno la capacità di assumere le sembianze umane che vogliono, piombano nella Barcellona degli anni ’90. Sono due esploratori che devono scoprire nuovi pianeti e nuove civiltà e una volta sbarcati sul globo terrestre si ritrovano alle prese con il genere animale più strampalato: gli esseri umani. La situazione si complica quando Gurb, uno dei due esploratori, scompare e il suo compagno di viaggio è obbligato a vagare per la città per riuscire a rintracciarlo e fare ritorno al proprio pianeta.

“Sul mio pianeta non esiste quella che qui si definisce infanzia. Appena nati, nei nostri organi cognitivi viene introdotta la dose necessaria (e autorizzata) di istruzione, intelligenza ed esperienza; pagando un supplemento ci introducono anche un’enciclopedia, un atlante, un calendario perpetuo, un numero indefinito di ricette gastronomiche di Simone Ortega e la guida Michelin (verde e rossa) del nostro amato pianeta. Quando raggiungiamo la maggiore età, e previo esame, ci introducono il codice della strada, le ordinanze municipali e una scelta delle migliori sentenze della Corte costituzionale. Ma infanzia quella che si chiama infanzia non l’abbiamo proprio”.

Ed è qui che emerge la maestria di Mendoza, che costruisce sotto forma di racconto minuto per minuto, le avventure dell’extraterrestre che imparerà a conoscere il genere umano, le sue storture, le sue criticità, e lo farà attraverso un costante sguardo critico e interrogativo con il quale proverà a spiegarsi per quale motivo gli umani, esseri estremamente primitivi per ciò che riguarda l’intelletto, siano così bravi invece a complicarsi la vita nei loro impegni quotidiani.

“07.00 Mi peso sulla bilancia del bagno. 3 chili e 800 grammi. Se si pensa che sono intelletto puro, è una cosa inconcepibile. Decido di fare ginnastica ogni mattina.

7.30 Esco di casa deciso a correre per sei miglia. Domani, sette. Dopodomani, otto, e così via.

7.32 Passo davanti a una panetteria. Mi compro un dolce di pinoli e me lo mangio mentre torno a casa. Che corrano gli altri”.

Un libro geniale, che diverte, tanto, ma che fa anche riflettere per la caricatura della società contemporanea disegnata da Mendoza, abile nell’individuare con precisione le contraddizioni e gli eccessi che caratterizzano i comportamenti degli esseri umani.

“Nessuna notizia di Gurb” di Eduardo Mendoza, edizioni Feltrinelli. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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