Libri in pillole

“Dopo l’onda” di Sandrine Collette: recensione libro

Prima di cominciare a leggere “Dopo l’onda” di Sandrine Collette il consiglio è quello di munirsi di una bella confezione di pop corn. Perché questo più che un libro sembra essere un film riversato non su pellicola bensì sulle parole scritte su ogni pagina. È un po’ come se le pagine, durante la lettura, andassero man mano trasformandosi in uno schermo attraverso il quale il lettore può seguire visivamente ogni singolo movimento dei protagonisti, proprio come accade quando si guarda un film.

L’inondazione e il mondo sommerso

I protagonisti sono i componenti di una numerosa famiglia che abita in una casa in cima a una collina: Pata, Madie e i loro nove figli. Un’allegra brigata che vive in maniera serena e tranquilla fino a che lo sprofondamento di un vulcano provoca un’enorme inondazione. Il mondo circostante è completamente sommerso, eccetto la loro casetta in collina. Non c’è più vita intorno a loro, tutto è stato ricoperto dall’acqua del mare. Resistono ancora dei piccoli isolotti ormai disabitati, che non sono altro se non la punta di quelle terre alte che sono riuscite a resistere all’inesorabile innalzamento del livello del mare.

sandrine collette dopo l'ondaNonostante la violenza dell’inondazione la famiglia è riuscita a scampare al cataclisma, ma le continue tempeste e i forti temporali fanno sì che il livello dell’acqua continui a salire. Pata, Madie e la prole, dunque, sono costretti ad abbandonare la casa alla ricerca di un luogo sicuro, dove possano essere al riparo dalla minaccia marina. L’unica barca che hanno a disposizione, però, non riesce ad accogliere l’intera famiglia, che si ritroverà pertanto davanti a una scelta dolorosa e complicatissima.

Un romanzo interamente ambientato in un unico scenario, il mare, il cui suono riverbera all’interno di ogni singola pagina. Un libro dal ritmo ondulatorio, come quello di una barca in mezzo all’acqua, in cui si alternano momenti di altissima tensione narrativa a momenti di quiete apparente. È una storia vibrante, piena di pathos, mai scontata, che invita il lettore a partecipare attivamente all’azione. Dalla propria poltrona si finisce così catapultati nel bel mezzo del mare, da dove si può quasi ascoltare lo sciabordio dell’acqua che sbatte sulla barca, il rumore dei remi che accoltellano le onde, il fruscio del vento che frusta i corpi dei protagonisti.
Un film letterario affascinante, da leggere tutto d’un fiato.

“Dopo l’onda” di Sandrine Collette, Edizioni E/O. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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