Dream Book

“Metteva l’amore sopra ogni cosa” di Fulvia Perillo: recensione libro

Doppio gemellare. Due facce della stessa medaglia, giri e rigiri sei al punto di partenza perché vedi ciò che appare e le differenze le noti appena. L’amore ha mille volti, una molteplicità di sfumature, infinite declinazioni, ma è un sentimento unico e uguale per tutti.

Supera confini, epoche, ceto sociale, si affida ai sentimenti che non si essiccano con il tempo. Usi anche l’amore per ricordarti le cose belle, per attaccarti al passato. Certo, tutto si può sbriciolare, finire, ma il senso di felicità vissuto senza regole dura e non si sfibra. L’amore poi torna e lo riconosci dagli occhi, dalle parole come le canzoni. Ti appelli all’amore dichiarandolo alla persona amata anche per finire in altri amori contemporaneamente. Senza non sai stare. E pensi, malamente, di fare fesso chi tace perché le giustificazioni o le parole al miele fanno effetto. Già, effetto deflagrante. Quando l’amore conosce bocche asciutte dalla febbrile sincerità amorosa, si è vigili e alla fine volti le spalle a chi ha avuto la sfrontatezza di abusare del tuo amore e della stessa parola. Ci vuole poco a profanarla e tanto, invece, ci metti a cercare l’amore quando lo desideri quasi ossessivamente. Tant’è che quando lo vivi ti pare di essere in paradiso e saresti disposto a saltare qualche stagione pur di sentirlo addosso ad ogni suono. Melodia, musica, in fondo l’amore è anche questo.

In “Metteva l’amore sopra ogni cosa” di Fulvia Perillo finisci nella storia di alcune donne di uno stesso condominio che allargano la loro vite sul pentagramma di un’esistenza difficile. La musica, soprattutto le canzoni del Festival di Sanremo, le uniscono. Alcune di loro si salvano anche grazie alla kermesse canora italiana, attesa con trepidazione e di cui tutto sanno e tutto vogliono sapere. Fanno delle canzoni una terapia per uscire dall’oscuramento dell’animo, per avere un monito concreto con cui andare avanti nella quotidianità senza finire sotto il tiro di giudizi e pregiudizi altrui. Insomma, le loro sono esistenze che mettono l’amore sopra ogni cosa, sel senso vero, sincero.

Distensiva la prosa. Bella, simpatica, la narrazione. Il lettore sente a pelle il realismo delle storie. La scrittura sincera, autentica, sfocia nell’umorismo e nella saggezza di chi ha dovuto cavarsela dinanzi alle difficoltà custodendo quella frivolezza per non crollare. Il lettore si porterà dietro la capacità di saper vivere delle protagoniste insieme alla loro freschezza di spirito.

Metteva l’amore sopra ogni cosa” di Fulvia Perillo, edizioni Effigi. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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