La fantasia non conosce confini. È evanescente, impalpabile. Eppure, è così robusta nella sua forza creativa che sgretola il concetto stesso delle fantasticherie. Avere troppa immaginazione, a volte, salva dallo sconforto della noia, della banalità, dalle idee secche, arrugginite.
Vedere le cose in un altro modo, oppure crearle ad arte nella propria testa mettendoci delle tinte forti di colore, significa arginare lo scuro che avvolge i pensieri stanchi. Però, bisogna stare sempre attenti. L’inganno si nasconde facilmente dietro l’angolo e le conseguenze potrebbero essere disastrose. Entrare troppo radicalmente nella fantasia come rifugio, sbarrando così la porta alla realtà, potrebbe causare la bulimia di menzogne. Basta un attimo nel crescere bugiardi o diventarlo. In questo modo si può deragliare nei posti sbagliati e per venirne fuori si acuisce la furbizia. Poi, arriva il punto di non ritorno. La fantasia attorcigliata alle bugie si sfibra. Si perdono pezzi, si perde il controllo dei propri desideri. Insomma, la sostanza è fatta di mancanze, di assenze affettive. Ecco quindi il rintanarsi nel posto sicuro dell’immaginazione. Quando quel mondo si sgretola si diventa vendicativi oppure si impara la lezione che la vita ti para innanzi con i fatti.
In La stanza di Natalia di Monica Gentile entri in una storia scomoda. Isabella ha dieci anni quando i suoi punti di riferimento crollano. La madre abbandona improvvisamente la famiglia, il padre è inadeguato a prendersi cura di lei. È il 1981. La bambina, terminate le elementari, lascia Agrigento per trasferirsi dai nonni materni, a Torino. La nonna Antonia è generosa, geniale e bugiarda. Ha la magnifica capacità di inventare storie per alleviare il peso di un’esistenza fatta di fatica e sacrifici. E questo ad Isabella piace. Anche lei ha fantasia. Pensa che l’immaginazione sia un talento, un potere, per attraversare il mondo dei grandi che, presi dalle loro incombenze e problemi, la trascurano senza spiegare le cose. Antonia fa la sarta, lavora anche come donna delle pulizie nella casa editrice Einaudi e ogni giorno torna a casa con racconti incredibili. Isabella si rifugia nell’incanto delle storie che, pur costruite con molte menzogne, hanno la forza di spingerla verso la straordinarietà dell’invenzione. E questo la porterà anche a mettersi nei guai.
Il romanzo è pazzesco. La storia è strabiliante anche per certe verità, disarmanti, che sono il bagaglio più profondo della vita. La scrittura è geniale.
Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The Book Advisor
“La stanza di Natalia” di Monica Gentile, edizioni Giunti. Dream Book.