Un appiglio. La vita, a volte, ti attacca a qualcosa, a qualcuno. Senti di essere fedele a quella sensazione, la segui come si fa con i richiami. Ti lasci andare perdendo anche la consistenza della realtà. E ti perdi tra vita vera e suggestione. Tu lo sai che la deviazione dalla quotidianità porta ad isolamenti emotivi. Forti e snervanti.
La stagione di Olga: il peso dei gesti
Nel romanzo La stagione di Olga di Laura Leoni sei indirizzato verso ciò che senti raramente o non senti affatto. Una cosa che capita a pochi. Succede, soprattutto, a chi perde di vista la sentinella delle proprie ore per cercare quello che ha perso per sempre o per trovare un ammasso di angosce che si annidano nei pensieri spenti. Una scomparsa e un amore incondizionato fanno girare il lettore in una narrazione ricca di segreti, di rinunce ed isolamento emotivo. Quattro abiti e diverse città per ricostruire una storia fatta di ricordi che ha bisogno di risposte.
Suggestiva la prosa della scrittrice. Il suo stile sembra diluito con la poesia e questo rende la struttura narrativa ancora più misteriosa, evanescente. È come se si librasse nell’aria per non disturbare la coscienza del lettore. E tu, la vuoi prendere la storia, portartela accanto per sentire la fine. Accosti l’orecchio per sapere e ti senti un’onda, fiume, lago. Raccogli tutto e porti via con te emozioni, ansie, apatie e verità.
“La stagione di Olga” di Laura Leoni, Edizioni Ensemble. Dream Book.