Dream Book

“La ricreazione è finita” di Dario Ferrari: recensione libro

Non si può perdere tempo all’infinito. Arriva un momento in cui devi darti una mossa, prendere una decisione, capire cosa fare, seriamente. È da meschini lasciarsi travolgere dalle circostanze, non avere un peso nelle scelte. Viverle, cercarle, rifiutarle, è il comportamento di chi non si accontenta. Fare finta di niente e crogiolarsi nella beatitudine di scappatoie, che aggiustano la drammaticità di alcuni istanti che richiedono pugno duro, può andare bene una, due volte.

Poi, la solfa deve cambiare. Ti devi prendere quello che vuoi dalla vita. Gli scarti o le dimenticanze degli altri non possono essere quell’accettazione per arrancare nella quotidianità. Avere un progetto, delle ambizioni, le idee chiare sul proprio futuro, è importante. È necessario essere responsabili, maturi, per costruire una struttura solida che garantisca il punto di partenza per ciò che si ha in mente di fare. Se hai un obiettivo e non sei preparato, competente, sarai niente e nessuno. Tu stesso ne sei consapevole, se hai coscienza. Sai che devi cambiare rotta e atteggiamento. Le cose te le devi cercare, conquistare. A volte andrà bene, altre male. Affidarsi al vento che può cambiare direzione all’improvviso, ti costringe ad accettare ciò che ti si para innanzi senza volerlo veramente. Restare indietro per svogliatezza, per menefreghismo verso lo slancio di migliorarsi, non è una buona cosa. Con il tempo potresti pentirti della leggerezza con cui ti sei dato alla vita. Non c’è sfida nell’accontentarsi. Eppure, quando comprendi che ti devi impegnare al massimo, per riuscire in qualcosa, non molli la presa. Non ti accontenti più, sei cresciuto.In La ricreazione è finita di Dario Ferrari entri nella vita di Marcello, un trentenne che si arrabatta senza grande entusiasmo per campare. All’inizio fa le cose per inerzia, si lascia trascinare dalle circostanze. Poi, partecipa ad un concorso di dottorato in lettere e, inaspettatamente, vince la borsa di studio. Gli viene affidato come tesi un lavoro Su Tito Sella, un terrorista finito in carcere dove è morto. Marcello si impegna molto in questa prova e nutre una profonda empatia con il terrorista-scrittore, tanto da esserne ossessionato.La narrazione è incalzante, più si va avanti più piace. La storia è costruita bene, poggia su solide basi. Quello che passa all’inizio viene completamente travolto e stravolto mentre la prosa continua spedita.

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“La ricreazione è finita” di Dario Ferrari, edizioni Sellerio. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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