La gentilezza è la migliore controffensiva della rabbia. Nessuno si aspetta gentilezza dopo uno scatto nervoso. La sorpresa, quindi, è tanta. Ti lascia di sasso, intorpidito da qualsiasi volontà. Crolla, così, la barriera difensiva e di attacco. È più facile alzare la voce, essere aggressivi piuttosto che usare l’inaspettata gentilezza.
In La pasticceria di mezzanotte di Noriko Onuma entri in un luogo speciale dove pasticcini e pane di ogni tipo sono esposti come se fossero gioielli. Qui, tra baguette croccanti e panini al cioccolato, chi ne ha bisogno può trovare conforto. Nozomi non ha conosciuto la dolcezza e la gentilezza nella sua giovane vita. Non l’ha mai assaporata. Da quando era bambina è sempre stata lasciata sola ed a scuola viene bullizzata. Eppure, nella pasticceria qualcuno la accoglie come se la stesse aspettando da sempre. Kurebayashi, un uomo che sembra saper leggere l’animo delle persone attraverso il pane che sforna, e Hiroki, il panettiere dallo sguardo serio e dalle mani gentili, sono i proprietari del locale. Nozomi comprende che i due titolari le stanno offrendo la promessa di qualcosa di diverso. La pasticceria diventa il suo rifugio e quello di persone che, senza saperlo, lo stavano cercando. C’è un bambino abbandonato che trova conforto tra i cesti pieni di pane, c’è una donna che lotta per essere accettata, c’è un uomo che ogni giorno spera in un nuovo inizio. Nozomi capisce che la famiglia non sempre è quella in cui nasci, ma quella che scegli.
Il romanzo ha il profumo della bellezza dei sentimenti che per essere tali, a volte, passano da terremoti emotivi. La narrazione poggia su una struttura ben solida. La scrittura è gioia e dolore insieme. Affascinante.
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“La pasticceria di mezzanotte” di Noriko Onuma, edizioni Garzanti. Dream Book.