Dream Book

“Il sapore delle parole inaspettate” di Giulia Zorat: recensione libro

Capita che con alcuni libri ti guardi dentro. Vedi cose di te che avevi messo sottovuoto. È faticoso ammettere la verità, riconoscerla, accettarla. Allora, a volte la metti da parte sperando che l’ora per il faccia a faccia con essa giunga più tardi possibile.

Il sapore delle parole inaspettate

Un pensiero sciocco, inutile. Perché poi arriva un libro, quello che stai leggendo, a rimetterti in riga con te stesso. Tra le lettere stampate ritrovi la bussola. Ti guardi dentro e pensi che alcune storie è necessario farle conoscere, non solo leggerle. Ci sono libri che hanno la bellezza in ogni sua virgola, sfumatura. Sono più che libri. Sono dei capolavori letterari. E ringrazi Dio per esserti imbattuto in portenti del genere. Ti senti ricco e misero insieme. Hai la soddisfazione di aver preso una strada che non conosce smentite, che porta ad un carico di emozioni, che non finirà in uno stagnante non nulla. Prendi tutto, capitoli, parole, frasi, emozioni e butti tutto dentro, nel cuore, negli occhi convinto che ogni cosa resti, poi, nella testa. Ti senti ricco, pieno. Ti senti grato per questa gioia che non ti tradirà neanche nei ricordi quando porterai alla mente passaggi del libro che ha vinto su ogni cosa. Lo stringi forte e vorresti non lasciarlo mai, ma sai anche che allinearlo accanto agli altri negli scaffali della libreria è come tenerlo a bada. Eppure, ti senti anche misero, poca cosa rispetto a quello che la testa di taluni scrittori riesce a partorire. È vero, ad ognuno il suo. Ma la distanza con lo scrittore bravo, geniale, è netta, chiara, illimitata, sconfinata. Non è invidia, la tua da lettore. Di fronte alla capacità di scrittura questa è come se fosse magia che pochi hanno e non si può essere invidiosi delle stelle. Puoi solo guardarle, leggerle e guardarti dentro.

Nel romanzo Il sapore delle parole inaspettate di Giulia Zorat siamo a Parigi dove tutto ha un profumo diverso, dove l’aria è frizzante anche per gli animi più pacati. Sei tutte le parole della scrittrice, punti compresi. Ti vesti dell’infinito amore di due anziani, pasticcera lei e facoltoso lui. Sei ad un passo da loro e dalla voce di un bambino di dieci anni, intelligente quanto triste, dotato di una sensibilità fuori dal comune che con le sue verità spiazzanti tiene legati tutti i protagonisti del libro. Da sua madre Irene, che sforna parole al cioccolato e che non ha mai smesso di credere nei sogni per avere meno paura, a un giornalista che capirà cosa sia il coraggio di cambiare.

Sorprendente la storia di Giulia Zorat, arriva dritta al cuore creando una giostra di emozioni difficili da contenere tutte in una volta. Lo stile narrativo è soffice. Alcuni passaggi sono talmente belli, incredibili, che hai la sensazione di rovinarli staccando gli occhi e preghi Iddio di non dimenticarli mai.

“Il sapore delle parole inaspettate” di Giulia Zorat, Io Scrittore Edizioni. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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