Essere disgraziati, poveri in canna e avviluppati dalla miseria, è una condizione che fermenta idee di riscatto. Quando tutti vivono la stessa situazione, per via di una guerra o di un’acuta depressione economica, unirsi per superare le difficoltà sembra la cosa più normale, ovvia. Ci si aiuta, semplicemente. Si tende la mano consapevoli di fare del bene sapendo di essere, all’occorrenza, ricambiati nel rispettivo momento del bisogno. Perché arriva sempre, prima o poi.
In I fuoriposto di Cosimo Buccarella conosci una storia sorprendente. Salento, 1946. Quattro amici, di tredici anni, della loro terra conoscono solo la fame e la campagna arsa dalla siccità. La miseria è un’eredità delle generazioni passate e di una guerra che ha messo al tappeto tutti. Uno del gruppo, in una boscaglia vicino a Santa Maria al Bagno, trova seminascosto il cadavere di un uomo. Gli amici, da quel momento, entrano in un mondo a loro sconosciuto che li porta in un campo profughi per i sopravvissuti alla Shoah. Paradossalmente, ai ragazzi quel posto sembra il paradiso terrestre perché non solo il cibo non scarseggia, ma c’è persino un’infermeria. Uno dei quattro giovani ha una sorella che sta morendo di tifo. Il gruppo organizza un piano per entrare nel campo e prendere le medicine. Ma non sanno a cosa vanno incontro.
Il romanzo è magnifico. La storia è un affresco di vita che il lettore fa fatica a staccare gli occhi dalle pagine per quanto siano intrise da una grande capacità narrativa. Pur nella durezza della storia, le emozioni sono tante e varie. La bellezza della scrittura, nel suo stile affascinante e lucido, avvolge il lettore in uno stretto abbraccio.
Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The Book Advisor
Per altri consigli sui libri da leggere potete ascoltare le audio recensioni di The BookAdvisor qui.
“I fuoriposto” di Cosimo Buccarella, edizioni Corbaccio. Dream Book.