Dream Book

“Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi: recensione libro

I sogni sono folate fresche di trepidazione. Si possono tramutare in una volontà inesauribile di determinazione per realizzarli. C’è sempre un prima e un dopo. Le idee, ardite e coraggiose, necessitano di una visione lungimirante della vita. Se hai un progetto in testa devi abbandonare l’improvvisazione e studiare il modo per concretizzare l’idea in realtà. Se ci riesci, il lavoro non finisce con la messa a punto del disegno ordito con grande minuzia. Questo è il prima.

Occorre mantenere vivo il sogno perché potrebbe spegnersi definitivamente pur avendo conosciuto la luce. Il dopo, quindi, è fatto di perseveranza, di ostinazione. Trasuda di paura, di sferzate per bilanciare le scosse, di limiti da superare, di storie che si costruiscono giorno dopo giorno. La propria esistenza può essere diversa anche grazie all’ambizione che si nutre di una forza silente, sottopelle. Niente è semplice quando non hai alcun aiuto. La caparbietà può essere un valore aggiunto,  ma da sola non basta. Bisogna munirsi della solidità dello studio, della misura dell’impegno, della costanza delle rinunce per sentire l’alito feroce dei sogni. Chi non vede la scintilla che infiamma le ore che vivono dei sacrifici fatti per realizzare un dato sogno non ne riconosce neanche il valore e non ne porta rispetto. Si può perdere tutto in un istante. Le cause potrebbero essere tante e conducibili alla propria responsabilità oppure a quella esterna. Audacia e determinazione sono il ritratto del riscatto, della libertà e della capacità di scegliere la propria vita.In Al di qua del fiume di Alessandra Selmi abbracci più vite. Ognuna ha una storia, non tutti conosceranno il progresso, ma vivono un presente fatto di equilibrio. C’è chi lo accetta senza sforzo e chi pretende di scegliere per se stesso, per quelli che verranno dopo. In un pezzo di terra lungo il fiume Adda, Cristoforo Crespi vede il suo futuro e quello della sua famiglia. È un passo avanti, il Crespi. Figlio di un tintore, farà sorgere un cotonificio all’avanguardia e un villaggio per gli operai. Cristoforo ha un sogno e per realizzarlo ripone ogni energia, forza e denaro. All’inizio ne ha pochi di quattrini, ma ha l’appoggio della famiglia e la tenacia per portare avanti il suo progetto. Il lavoro nel cotonificio cambia la vita di molti, anche quella di Emilia, figlia di uno degli operai più fedeli dei Crespi e con una madre tormentata da una voce che le predice il futuro.Il romanzo è bellissimo. La storia è avvincente, è fatta di tante cose. Sogno, riscatto, cambiamento, libertà, futuro, famiglia, sono solo alcuni degli aspetti trattati nel racconto. Ognuno ha una grande forza narrativa che spinge alla riflessione. I personaggi si rivelano tutti nella loro potenza. La prosa è un vero incanto.

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“Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi, edizioni Nord.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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