“Conosce l’antico detto: tre ghermiscono uno? Si lo conosco! Vuol dire che per affrontare una delle quattro specie prescelte che popolano questa terra è necessario che le altre tre si coalizzino, non è così? Nel nostro caso per recuperare un naga sono stati chiamati tre membri delle altre specie. Le mie parole sono corrette? È così, ma a questo detto può essere attribuito un ulteriore e più arcaico significato. Per affrontare uno sono necessari tre, rispettivamente un ricercatore, un fattucchiere e un attaccante”.
Già questo dovrebbe bastare per incuriosire un amante del genere ma se non dovesse bastare, l’autore mescola sapientemente cultura e mitologia coreana, descrizioni molto dettagliate dei protagonisti e degli ambienti e una storia che comunque non risulta mai banale.
Al classico cliché del fantasy che segue le vicende di un viaggio per portare a termine un compito si aggiungono personaggi a mio avviso memorabili e alcune parti anche molto divertenti. Non vorrei svelare troppo della trama, dato che questo è solo il primo di quattro volumi di una saga che si prospetta molto molto interessante, ma posso sinceramente consigliarvi di provare a leggerlo se amate il genere. E poi… ci sono i draghi! Se devo proprio trovare un difetto direi che manca una mappa del mondo narrato all’inizio ma le descrizioni sono comunque molto dettagliate.
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“Il cuore dei naga” di Lee Young-do, edizioni Feltrinelli& Kupfer