Dream Book

“Madri gotiche” di Patrizia Busacca: recensione libro

Non si può tornare indietro. A volte, però, capita che per darti una spinta torni al passato, ai ricordi. Ti serve per rimetterti in piedi, per dare un senso alla misura del tempo, per stabilire da dove sei partito. Serve anche per conoscerti ancora e capire la prospettiva della vita. La stessa che ti dà e ti toglie, senza riserve. E quando pensi a come sei stata, come hai vissuto, che cosa ti è mancato ed a che cosa ti sei aggrappata per vivere, non fuggi dai tuoi anni.

Domande, dubbi e incertezze che fanno male

madri gotiche patrizia busaccaPerché l’età di un’esistenza è il racconto di te nei momenti bui. Sono quegli anni che ti daranno risposte, ma te le devi andare a cercare quando non torna qualcosa nella vita. Così, rimani in attesa. Per anni. Ma hai dovuto scavare, finanche farti male con le domande, con i dubbi, con le incertezze. Hai dovuto anche allungare le distanze emotive per venire a galla, hai fatto il possibile per assolverti. Certo, qualcuno è caduto. Troppo lontano da te, dalla tua emotività, dal tuo essere come sei. E non importa se quel qualcuno è tua madre, troppo arida per amare e troppo rigida per sorridere. Tu e lei, sangue dello stesso sangue eppure diverse, in tutto. Alcune donne sono prive dell’istinto materno, se poi anche il padre vacilla nel suo ruolo, allora per crescere ti affidi al fiuto e all’esatto contrario di quello che vedi in casa. Un’esistenza rovesciata, per imparare ad essere a tua volta madre.

Nel romanzo Madri Gotiche di Patrizia Busacca senti addosso la precarietà dei sentimenti, della vita stessa, addirittura anche dell’essere persona. Se poi sei schizofrenica, come Lidia, una che è stata inghiotta dai manicomi per moltissimi anni, sei anche una vergogna. Per la famiglia. Per tutti sei nessuno, una senza cervello, senza emozioni anche se piangi e ridi senza motivo, ma per la famiglia sei una disgrazia. E sei hai una madre che si preoccupa delle apparenze, di quello che dice la gente, che ha un cuore a riccio, sei perduta dapprincipio. Le madri, tristi, arrabbiate, insufficienti a se stesse, limitate nella visione della vita, le madri gotiche, spingono le nuove donne, un tempo figlie, ad issarsi sulle proprie forze per respirare novità, emancipazione, consapevolezza della propria femminilità. Se quell’essere donna e madre nello stesso tempo, poi, è aggredito da un male incurabile, ce la metti tutta per resistere, per farcela, per essere te stessa. Diversa.

Una storia fatta di retaggio culturale

Leggi Madri Gotiche e pensi che la vita, a volte, è infame. Cambi la prospettiva stessa della vita. Se hai vissuto il peggio sulla tua pelle, e forse non se nei ancora uscito, sai bene di cosa parla la scrittrice, anche se non sei mai preparato abbastanza per il buio che ti circonda. Patrizia Busacca ci accompagna in una storia fatta di retaggio culturale, di inaffettività e di troppo amore per i figli. Ti accompagna per mano nei suoi dubbi emotivi e tu le tenderai la mano perché sarai con lei quando parlerai a te stessa. Sempre.

“Madri gotiche” di Patrizia Busacca, Linea Edizioni. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio