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“Sotto il sole giaguaro” di Italo Calvino: recensione libro

“L’abitudine di leggere ha trasformato attraverso i secoli l’Homo sapiens in Homo legens, ma questo Homo legens non è detto che sia più sapiente di prima. L’uomo che non leggeva sapeva vedere e udire tante cose che noi non percepiamo più: le tracce delle belve che cacciava, i segni dell’avvicinarsi della pioggia o del vento; riconosceva le ore del giorno dall’ombra d’un albero e quelle della notte dall’altezza delle stelle sull’orizzonte. E quanto a udito, odorato, gusto, tatto, la sua superiorità su di noi non può essere messa in dubbio. […] Un libro che sto scrivendo parla dei cinque sensi, per dimostrare che l’uomo contemporaneo ne ha perso l’uso”.

Con queste parole Italo Calvino presentò quello che doveva essere il suo nuovo progetto editoriale, in occasione di una conferenza che l’autore tenne nel 1983 all’Institute for the Humanities dell’Università di New York. Un libro dedicato dunque ai cinque sensi, che tuttavia è rimasto incompiuto per la prematura morte dell’autore. Sotto il sole giaguaro, pertanto, raccoglie tre racconti che erano stati scritti tra il 1972 e il 1984, dedicati ai primi tre sensi esplorati dallo scrittore sanremese: olfatto, gusto e udito.

Prende così forma un breve libro straordinario, attraverso il quale Calvino racconta il mondo percepito, quello che superficialmente si può osservare con gli occhi, ma che si può capire appieno solo mediante l’ascolto delle vibrazioni sensoriali. Nel primo racconto “Il nome, il naso” è l’olfatto l’unico mezzo attraverso il quale è possibile conoscere e ri-conoscere le persone, soprattutto quando arriva il momento di rintracciare la donna più bella conosciuta a una festa, il cui nome però è sconosciuto. Perché è solo l’olfatto che può restituire all’autore la stessa sensazione di completezza sperimentata per pochi attimi durante quell’incontro intimo, inaspettato, avvolgente.

“Di lei io non sapevo nulla ma mi pareva di sapere tutto in quel profumo, e avrei voluto un mondo senza nomi, in cui quel profumo solo sarebbe bastato per nome e per tutte le parole che poteva dirmi […]”.

“Sapore Sapere” è il secondo racconto del libro ed è dedicato al gusto. I protagonisti sono un uomo e una donna che viaggiano lungo il Messico per ritrovare complicità nel loro rapporto: decidono di lanciarsi alla scoperta della cucina locale e, attraverso le esplosioni gustative di piatti speziati e di combinazioni di sapori piuttosto travolgenti, risaliranno a una tradizione ancestrale decisamente sconcertante.

“[…] afrodisiaca questa cucina lo era certamente, ma in sé e per sé, ossia stimolava desideri che cercavano soddisfazione solo nella stessa sfera di sensazioni che li aveva fatti nascere, dunque mangiando sempre nuovi piatti che rilanciassero e ampliassero quegli stessi desideri”.

“Un re in ascolto” è l’ultimo racconto, dedicato all’udito. Al centro della narrazione c’è un re, obbligato a rimanere seduto sul suo trono per esercitare il proprio potere: non può dedicarsi ad altro se non alla scoperta di ciò che lo circonda attraverso il perenne ascolto di ogni rumore che riempie le stanze del suo palazzo.

“Ogni notte la passi ascoltando il tam-tam sotterraneo e tentando di decifrare i suoi messaggi. Ma ti resta il dubbio che sia solo un rumore che hai nelle orecchie, la palpitazione del tuo cuore in subbuglio, o il ricordo d’un ritmo che affiora nella tua memoria e risveglia timori, rimorsi”.

Sotto il sole giaguaro è senza dubbio una lettura fuori dagli schemi, perché Italo Calvino spalanca le porte della sua letteratura al mondo percepito, che si rivela allo stesso tempo estremamente concreto. E lo fa accompagnando la narrazione con una scrittura che quasi abbandona la struttura della logica per introdursi nello spazio immateriale, dove per fare conoscenza del mondo esterno bisogna lasciarsi guidare dalla purezza delle sensazioni raccolte in maniera spontanea, quasi meccanica. Perché solo gli input sensoriali, scevri dai superflui filtri della ragione, possono portare al contatto con l’essenza più naturale dell’esperienza umana.

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“Sotto il sole giaguaro” di Italo Calvino, edizioni Mondadori. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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