Lunedì poesia

Lunedì poesia: Giulia Fuso legge Alda Merini

Lunedì Poesia a cura di Giulia Fuso. Per la puntata di oggi di Lunedì Poesia Giulia Fuso legge per noi Alda Merini, da “Superba è la notte”, edizioni Einaudi

Lunedì Poesia: Alda Merini

Aveva nelle sue notti calcolato che l’Alpe
è difficile da raggiungere perché così fredda
ma il suo sentimento pallido di stupore
giungeva al fuoco e al maglio dell’anima.
Comunque, poiché di ogni grazia era sgombro
come un tavolo dove si serviva una cena fredda
banchettava con le sue fantasie
che erano infuocate.
Debbo ridire a tutti che la sua voglia di canto
trasudava miele che giungeva alla vita.
Forse gli morì l’unica amica che aveva,
una donna strana che voleva che si curasse
ma lui al canto preferì la mia morte
e uccise se stesso.

Buon ascolto!

https://www.facebook.com/giulia.fuso.1988/videos/1843092212488983/

Sinossi del libro “Superba è la notte” di Alda Merini

La vicenda poetica di Alda Merini comincia nel 1953 con una silloge intitolata “La presenza di Orfeo”: un riferimento, quello al cantore che scese nell’Ade per strappare alla morte la moglie Euridice, che ha in sé la spiegazione della missione del poeta: lanciarsi nell’abisso per cercare gli dèi fuggiti dal mondo, o almeno per riportarne in superficie le tracce, la musica. I versi di Alda Merini sono, appunto, una discesa nella notte dell’uomo. Ma è una notte illuminata da lampi, popolata di anime e di contrasti, altamente vitale.

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