Dream Book

“Teresa Filangieri” di Carla Marcone: recensione libro

Il dolore non conosce incantesimi, stringe un patto con il tempo. Si tace il tormento, lo si serra tra i denti. Il fiato accompagna la sofferenza e tutte quelle parole chiuse alla vita. Nella pena del martirio si indietreggia. Viene meno la forza di stare dietro alle ore. Il dolore sfianca, mette al tappeto ogni muscolo e si nutre della volontà sino a ridurla in polvere. Nella morsa dello struggimento si perde lo slancio per reggere il peso della propria esistenza.

Eppure, arriva sempre il momento in cui bisogna riannodare i fili dei giorni presenti e di quelli a venire. Occorre una scossa emotiva. Il dolore ha già in sé il risveglio di qualcosa. Lo nasconde. Capire come farlo uscire non è facile. Non è cosa da tutti trasformare lo strazio in un’idea che ha in seno la via del cambiamento. Certo, la sofferenza resta, ma ridimensiona il dolore quando ad agire è il bisogno di trasferire la propria benevolenza su chi ne necessita come acqua e pane. Mettersi al servizio dei più deboli, vincendo ostinazione ed ostacoli causati da responsabilità esterne alle proprie e da chi ha interessi personali, è un atto di una pietà umana che pochi hanno. Solo chi è sceso nell’inferno della disperazione, riemergendone forte e consapevole di una energia nuova, è in grado di aiutare coloro che hanno perso il vigore di un respiro più dolce.In Teresa Filangieri una duchessa contro un mondo di uomini di Carla Marcone vivi in una Napoli in preda alla miseria. All’indomani dell’Unità d’Italia, nella città partenopea i disperati, i poveri in canna, sono come i senzadio alla dannata ricerca di un tozzo di pane per il quale, tra bestemmie e preghiere, potrebbero finanche arrivare ad uccidere e finire ammazzati. Il destino non si cura dei bambini abbandonati, delle orfane che spesso diventano puttane o spose raccattate. Ma c’è una duchessa, Teresa Filangeri, che si addentra nei vicoli malfamati, bussa alle porte dei bassi per aiutare i disgraziati che non conoscono né fortuna né pace. Lei, che conosce il dolore tremendo e spaventoso delle perdite importanti, sente forte il dovere civile, morale ed educativo per soccorrere quanti hanno bisogno di aiuto concreto. Istituisce anche un ospedale per salvare il più possibile corpi e anime.Il romanzo è bellissimo. La storia è toccante, fiera, audace, coraggiosa. La prosa è evocativa, immediata. La narrazione, limpida in ogni sua pagina, conquista il lettore che cammina in una Napoli randagia e vivace per mantenere saldo il proprio diritto alla vita. 

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“Teresa Filangieri” di Carla Marcone, edizioni Scritture&Scritture.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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