Un libro tra le mani

“Génie la matta” di Inés Cagnati, recensione: Un libro tra le mani.

Génie la matta di Inés Cagnati è un romanzo dolcemente straziante, uno di quelli che capisci subito, dal primo rigo, quanto farà male, ma con la sua scrittura così apparentemente innocente, ridotta all’osso e poi improvvisamente lirica e poetica, ti ipnotizza.

Dolore che torna e ritorna…

Sei lì che leggi e rileggi interi passi che si ripresentano, che tornano uguali a se stessi quasi come fossero un leitmotiv, ma ogni volta aggiungono un piccolo dettaglio, e fanno ancora più male.

La vorresti abbracciare tu, la piccola Marie…
Dirle che le vuoi bene, che non la abbandonerai mai, che non la lascerai sola a casa ad aspettarti per sempre.
Vorresti proteggerla dalla sua solitudine, dalla sua paura di essere abbandonata, dal suo bisogno disperato di una carezza, di sentirsi al sicuro all’interno dell’amore materno.
Vorresti dirle che la sua mamma la ama, ma che qualcuno, prima che lei nascesse, le ha fatto molto male e siccome la gente è stupida e cattiva, lei ha imparato a proteggersi così… col silenzio, indurendo il suo cuore.

 

“Diceva:
«Non ho avuto niente, io».
Io dicevo:
«Hai me».
Ma lei continuava a piangere. Allora credevo che non mi volesse. Volevo amarla ogni minuto della mia vita perché mi volesse, la seguivo dappertutto. Lei diceva:
«Non starmi tra i piedi».
Ma io volevo amarla, starle sempre accanto.”

“A volte mi abbracciava un attimo e diceva:
«Sei piccola».
E subito mi veniva da piangere.”

Genie la matta, che matta non lo è per niente, ha il viso pieno di silenzio e in fondo agli occhi mille anni di stanchezza.
Si ammazza di lavoro nei campi e nelle fattorie, senza pause e senza un lamento, per ricevere in cambio poco e niente…

Una vita di miseria.

Le è stato rubato il sorriso, il futuro, non ha fatto in tempo a conoscere l’amore e non è in grado di darne.
Ha un vuoto dentro tanto grande da non poter essere colmato neanche dall’amore assoluto e lancinante della sua piccola Marie.
Quell’amore che in ogni singola pagina di questo libro, mi ha spezzato in due.

Un libro stupendo, un libro che mi ha ammutolito, l’ho chiuso… ed ho avuto bisogno di un po’ di tempo per pensare, per metabolizzare, per far cicatrizzare la ferita.

“Génie la matta” di Inés Cagnati, Adelphi Edizioni . Un libro tra le mani.

 

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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