Interviste

Interviste agli autori: Federico Iarlori (Video)

L’intervista allo scrittore Federico Iarlori, autore del libro “Se una notte a Parigi una tedesca e un italiano” edito dalla casa editrice Giunti Editore. Intervista a cura di Francesca Romana Cicolella.

Sinossi del libro “Se una notte a Parigi una tedesca e un italiano” di Federico Iarlori

se una notte a parigi una tedesca e un italiano federico iarloriLa voce fresca e divertente di una generazione in bilico tra la nostalgia di un passato che non esiste più e le audaci sfide di un futuro incerto. La storia vera di un italiano all’estero, moderno e multiculturale ma con l’ansia da prestazione.

Cosa può fare un giovane disoccupato e ipocondriaco con la passione per la letteratura francese, se non emigrare a Parigi? Federico ha trent’anni, viene da un paesello dell’Abruzzo e dopo la laurea alla Cattolica di Milano si barcamena tra uno stage non retribuito e l’altro. Così, un po’ per fuggire alla precarietà, un po’ per realizzare il suo sogno di studente Erasmus, decide di fare il salto e, come nelle più belle favole, trova subito un vero posto di lavoro e persino l’amore. Lei si chiama Julia: ha gli occhi di ghiaccio e i capelli lunghi biondissimi. È praticamente perfetta, se non fosse che è tedesca e soprattutto… il suo capo! Allo scoccare del primo bacio, arriva anche la lettera di licenziamento – oltralpe il conflitto di interessi è preso più sul serio che da noi. Ma si tratta pur sempre di una storia d’amore e Julia invita Federico a vivere a casa sua. I mesi passano e, mentre sul fronte lavorativo tutto tace, l’orologio biologico della compagna in carriera comincia a farsi sentire. Da mantenuto a mammo il passo è breve e con la nascita di un bimbo italo-franco-tedesco, figlio dell’Europa unita, Federico dovrà fare i conti con le sue nuove responsabilità di padre e la sua innata attitudine alla fuga. Liberarsi dagli stereotipi basterà per non capitolare?

Francesca Romana Cicolella

Giornalista. Nata con una sola passione, cresciuta - per fortuna - a pane e giornalismo. Leggo tanto, scrivo il giusto. Non sono logorroica, ma se scrivo roba lunga vuol dire che ho voglia di parlarne.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio