Libri in pillole

“L’incanto del lotto 49” di Thomas Pynchon: recensione libro

“Quella notte rimase seduta per ore, troppo inebetita anche per bere, a imparare da sola come si respira nel vuoto”. Leggere L’incanto del lotto 49 di Pynchon significa ritrovarsi nella stessa situazione della protagonista Oedipa Maas, una casalinga sposata con un Dj, nel momento in cui inizia a vedere con chiarezza il grande enigma all’interno del quale è finita dentro dopo essere stata nominata esecutrice testamentaria del defunto magnate immobiliario Pierce Inverarity.

Oedipa, coadiuvata inizialmente dall’avvocato Metzger, scopre così un lotto di francobolli falsi, che si distinguono dagli originali grazie a un segno identificativo particolare, che collegherà a un’organizzazione internazionale chiamata Tristero, che ha l’obiettivo di ribaltare il monopolio del sistema postale nazionale.

Si era fermata lì, davanti al quadro, e aveva pianto. Nessuno se n’era accorto: portava un paio di occhiali a bolla verde scuro. Per un momento si era chiesta se la tenuta del bordo attorno alle sue orbite fosse sufficiente per consentire alle lacrime di continuare fino a riempire l’interno della lente senza asciugarsi mai. Così avrebbe potuto portare per sempre con sé la tristezza del momento, vedere il mondo rifratto in quelle lacrime, quelle particolari lacrime, come se fra un pianto e l’altro variassero in misura rilevante parametri ancora incogniti.

Un romanzo complicatissimo da leggere, nel quale seguire la narrazione risulta molto spesso un’impresa ardua: la partecipazione all’intreccio di tanti personaggi, i pensieri e le paranoie dei vari protagonisti, i riferimenti storici e le visioni personali dell’autore costituiscono un mix allucinogeno che disorienta nello stesso identico modo in cui si ritrova disorientata la protagonista Oedipa Maas.

“L’incanto del lotto 49” di Thomas Pynchon, edizioni Einaudi. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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