Dream Book

“Parlami” di Francesco Zani: recensione libro

I silenzi intorpidiscono la freschezza degli sguardi. Aumentano i pensieri che restano blindati nel cerchio delle cose da dire. Tacere porta ad assorbire di più quello che succede fuori. Chi non parla o sceglie di zittirsi sente, in ogni fibra del proprio corpo, ciò che accade agli altri vivendo le circostanze come se si trattasse delle proprie.

Certo, è questione di sensibilità. Il mutismo, voluto o forzato, ti porta a raccogliere tutte le parole che senti e che hai per ancorarti a quell’essenza fatta di chiaroscuri. Chi ti sta accanto si gemella ai tuoi gesti per scriverne, insieme, altri. Una lavagna, quindi, sulla quale riportare il vecchio e il nuovo imparando a fidarsi grazie alla mano tesa di chi ti vuole bene. Non si viene mai a capo di ciò che passa per la mente di chi tace. Il silenzio è una grande voragine e dentro finisce di tutto. Rimestare quello che rimane oscuro, muto, per creare la parte ordinaria di un colloquio chiuso, porta a comprendere meglio chi ha fatto delle labbra un lutto. È così che lo vivono gli altri. Il silenzio è un manto di disperazione o di affrancamento. Eppure,  ti intestardisci. Vorresti cavare le parole da bocca quando vuoi sentirle dire da chi ti interessa. Parlami, dici con le labbra e con gli occhi. Che ne sa chi butta fuori speditamente il flusso di parole che le tue diventano ferro. Sono metallo che bloccano la minima fessura di fuga. Sono troppo rocciose, si fermano tra i denti che fanno da barriera. Ti sfianchi a sputarle con sforzo. Le hai raccolte tutte e mentre tenti di dargli un battesimo di luce e di suoni si affastellano creando ingorghi. Allora, ti fermi e gli dai tempo e spazio, anche se si mostrano sgangherate. Pulsano sempre di vita, una vita dentro mesciata al chiaroscuro di ciò che, spesso, non viene compreso.In Parlami di Francesco Zani sei la voce, silenziosa, di Alessandro, detto Gullit. Il ragazzo parla appena, balbetta. Non ha amici. L’unico che lo segue è il fratello, per il quale Gullit stravede. Se alla famiglia il mutismo del figlio appare incomprensibile, senza però fare nulla per capire il problema, il fratello maggiore, invece, crea un legame fatto di affinità, per entrare nell’oscuro mondo di Alessandro. Un giorno, Gullit farà qualcosa che romperà gli equilibri familiari.Il romanzo è bellissimo, intenso. La storia è toccante, di una bellezza così rara da essere preziosa. La prosa è autentica, viva, ardimentosa per quello che riesce a dire. Lo stile, poi, è impeccabile. Avvolgente. 

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“Parlami” di Francesco Zani, edizioni Fazi Editore.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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