Dream Book

“L’odore freddo del mare” di Elizabeth O’Connor: recensione libro

Una linea. Camminare sulla striscia tracciata dal destino comporta un equilibrio garantito tra esperienza e incertezza. Stare in piedi, in bilico, seguendo il passo delle ore equivale a mostrarsi senza filtri al vento, alla tempesta, al sole. Manterrai le forze che ti diranno di che scorza sei fatto. Accumulerai stanchezza, abitudine, illusione e delusione, portandoti sulla linea dei giorni che si aprono ad aspettative nuove, diverse. Appartenere ad una terra, conoscerne la storia, respirare anche il fiato di tutti coloro che hanno assicurato la tradizione e il cambiamento, produce la necessità della scoperta. La conquista delle scelte genera il fascino dell’intraprendenza.

La fedeltà che nutri verso i luoghi, i ricordi, si sfarina poco a poco. Stringi il desiderio di vedere altro, di andare da un’altra parte che non siano i fianchi di quella linea che percorri da sempre. Ti servirà per comprendere se allungare oppure accorciare la distanza tra la linea e te. A volte, è necessario il distacco per stare meglio a galla, per nuotare, pur in difficoltà, nel liquido amniotico della tua persona.

In L’odore freddo del mare di Elizabeth O’Connor senti una storia fatta di freddo pungente, di mare e di isolamento. Galles, anni Trenta. Manod vive su una piccola isola. Davanti a sé, ha solo il mare. Al di là, c’è tutto quello che non può avere. Le conquiste sono dall’altra parte e lei, in quanto donna, non può scappare. Cercare fortuna e una vita diversa nel continente è un affare solo maschile. Manod riassume, riprende, ripercorre le leggende che ruotano attorno al luogo in cui vive e ne inventa di altre che vorrebbe che accadessero. Poi, un giorno arrivano due studiosi attratti dall’anima selvaggia dell’isola. La ragazza li segue e si perde nei loro racconti. Parlano di libri, di mode, di modi di pensare che lei non ha mai conosciuto, ma che sente di non voler fare a meno. A Manod manca la possibilità di scegliere. Si sente stretta tra due fuochi: la voglia di creare il suo destino lontano da lì e la forza delle radici che la legano all’isola. La linea tra lei ed altrove sarà fondamentale per capire da che parte stare.

Il romanzo è travolgente. La narrazione è un’onda piena che si scaglia sulle coste degli stati d’animo per ritirarsi nel desiderio di essere ciò che si vorrebbe. La scrittura è incisiva, profonda, sentimentale.    

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“L’odore freddo del mare” di Elizabeth O’Connor, edizioni Garzanti.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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