La vita si conquista a morsi. Se hai vissuto di stenti, nella miseria, ammazzandoti di lavoro, sai che ogni piccolo passo in salita è una vittoria. Ti aggrappi alla speranza che un giorno le cose possano andare bene, come vuoi tu. Ti meriti un po’ di serenità e anche un certo benessere, almeno è quello che desideri. Sognare può essere una malattia se resti sempre con un pugno di mosche bianche in mano.
In Le ragazze della Singer di Ana Lena Rivera conosci una saga familiare spagnola. Quattro generazioni di donne sono legate dalla macchina da cucire più famosa al mondo e da un segreto. È la storia di donne che hanno cambiato la loro vita. Un matrimonio senza amore è l’unica via d’uscita dalla miseria per Aurora, bisnonna di Alba. Per le nozze le viene regalata una Singer usata che diventa il simbolo del suo riscatto. Quella macchina da cucire viene tramandata di generazione in generazione, fino ad arrivare ad Alba. La vecchia Singer ha una storia e un terribile segreto che ha pesato sulla vita di Aurora.
Il romanzo è corposo nella storia e nelle pagine. La narrazione è evocativa, forte in alcuni punti, autentica in tutti. Lo stile narrativo è affascinante. Il lettore rischia, a tratti, di perdersi nel racconto, ma è solo una illusione. La narrazione proietta tutti i sentimenti che vengono fuori da una storia di riscatto e di vergogna.
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“Le ragazze della Singer” di Ana Lena Rivera, edizioni Piemme. Dream Book.