L’amore non comanda nessuno, arriva. Si può anche essere vinti dal ricordo di qualcuno che si è amato troppo, tanto. Succede che si possa amare di più e di meno rispetto all’altra parte. Il solo pensiero affligge chi non si risparmia, finanche nella gelosia. Quando il sentimento è forte i voli a parabola spezzano l’idillio. Se poi, si aggiunge addirittura l’ombra di un amore perduto, di cui la ferita è sempre aperta, le cose si complicano e non poco.
In Le due mogli di Manzoni di Marina Marazza conosci la storia di Teresa che si innamora di Alessandro Manzoni. Lo ama ancora prima di incontrarlo di persona. Lei è una vedova benestante. Ha un figlio, ha una posizione sociale e una cultura che le permettono di brillare nei salotti della Milano ottocentesca. Alessandro Manzoni rimane, a sua volta, vedovo della prima moglie, Enrichetta, stroncata dall’ennesima gravidanza. Teresa e Manzoni si sposano nel 1837. Il loro è un matrimonio pieno di passione, ma Teresa si trova matrigna di sette difficili figli di primo letto, nuora di una donna impossibile e moglie di un uomo molto diverso di quello che si aspettava: pieno di nevrosi, problematico e incapace di amare.
Il romanzo è toccante. È la voce di Teresa che ama troppo il Manzoni, a raccontarsi. Si rende conto che l’amore stesso può distruggere se non è bilanciato allo stesso modo. La storia è un viaggio nel passato e porta a conoscere un altro Alessandro Manzoni nella sfera privata con le sue tenerezze e le sue miserie. La scrittura è un dipinto.
Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The Book Advisor
Per altri consigli sui libri da leggere potete ascoltare le audio recensioni di The BookAdvisor qui.
“Le due mogli di Manzoni” di Marina Marazza, edizioni Solferino. Dream Book.