Dream Book

“Le due mogli di Manzoni” di Marina Marazza: un colpo di fulmine letterario

L’amore non comanda nessuno, arriva. Si può anche essere vinti dal ricordo di qualcuno che si è amato troppo, tanto. Succede che si possa amare di più e di meno rispetto all’altra parte. Il solo pensiero affligge chi non si risparmia, finanche nella gelosia. Quando il sentimento è forte i voli a parabola spezzano l’idillio. Se poi, si aggiunge addirittura l’ombra di un amore perduto, di cui la ferita è sempre aperta, le cose si complicano e non poco.

Si fa fatica a fissare la propria personalità su un terreno ancora segnato dal ricordo di un’altra figura che resiste nella mente di coloro che l’hanno amata, ammirata e seguita. Non c’è competizione, sarebbe un grave errore porsi al di sopra di un nome che è stato famiglia e che ha formato una famiglia. Il passato resta e resiste con i figli, se ci sono. Il presente si scrive vivendo ciò che la quotidianità offre sulla base del nuovo. A volte, la paura di restare da soli spinge allo slancio verso un intendimento di vita insieme, un matrimonio, che dell’amore vero ha poco, almeno da una parte. Innamorarsi, poi, di una persona famosa che rappresenta anche un sogno, tanto è irraggiungibile, fa sì che il sentimento provato sia amplificato dalla fama che quel dato nome si trascina. Il rischio è enorme. La scelta di ammogliarsi, di nuovo, non è sempre dettata dall’amore. Si fa urgente la necessità di mettere un certo ordine in famiglia per poi occuparsi, serenamente, del lavoro che ha reso celebre l’amato. In sintesi, l’amore diventa anche un ostacolo all’amore stesso.

In Le due mogli di Manzoni di Marina Marazza conosci la storia di Teresa che si innamora di Alessandro Manzoni. Lo ama ancora prima di incontrarlo di persona. Lei è una vedova benestante. Ha un figlio, ha una posizione sociale e una cultura che le permettono di brillare nei salotti della Milano ottocentesca. Alessandro Manzoni rimane, a sua volta, vedovo della prima moglie, Enrichetta, stroncata dall’ennesima gravidanza. Teresa e Manzoni si sposano nel 1837. Il loro è un matrimonio pieno di passione, ma Teresa si trova matrigna di sette difficili figli di primo letto, nuora di una donna impossibile e moglie di un uomo molto diverso di quello che si aspettava: pieno di nevrosi, problematico e incapace di amare.

Il romanzo è toccante. È la voce di Teresa che ama troppo il Manzoni, a raccontarsi. Si rende conto che l’amore stesso può distruggere se non è bilanciato allo stesso modo. La storia è un viaggio nel passato e porta a conoscere un altro Alessandro Manzoni nella sfera privata con le sue tenerezze e le sue miserie. La scrittura è un dipinto.       

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“Le due mogli di Manzoni” di Marina Marazza, edizioni Solferino.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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