Sottovoce, a volte, si dice la verità. Altre, invece, basta ascoltare la propria coscienza per ricordarsi di avere le ossa rotte. Ne esci sempre rovinato, a pezzi, quando perdi qualcosa o qualcuno di importante. In un attimo ti ritrovi con niente se sei andato a fondo nel cancellare ogni cosa.
La notte dell’acqua alta
Nel libro La notte dell’acqua alta di Sebastiano Martini senti addosso l’umidità dei pensieri dell’avvocato Falconieri che, a Venezia, si aggira tra le calli la sera dell’alluvione del 12 novembre. Ha ventimila euro in contanti in tasca e l’acqua alla gola per la decisione presa che lo porta a prendere una strada senza ritorno. Lui e la notte di una fredda Venezia sotto la pioggia allagata anche da scelte azzardate e consapevoli.
Lineare lo stile narrativo. Non ci sono né alti né bassi, la storia procede come un vaporetto sicuro della sua corsa. Alcuni passaggi sembrano un po’ retrò, ben si addicono all’ambiente lagunare creando un’atmosfera senza tempo, signorile.
“La notte dell’acqua alta” di Sebastiano Martini, Ensemble Edizioni. Dream Book.