Dream Book

“La figlia della zarina” di Carolly Erickson: recensione libro

Il potere rende forte chi ce l’ha. Averlo non è da tutti. Alcuni se lo conquistano da soli, nei modi e con i mezzi che vogliono e che hanno, altri, invece, ce l’hanno sin dalla nascita. Sono destinati ad una corona. Respirano, già in fasce, aria di sovranità. Si chiamano altezze reali o imperiali.

La sostanza non cambia, sono dei potenti. Il potere ti permette tante cose, ti protegge anche, ma non ti salva quando ti assale qualcosa dentro che ti rovina l’esistenza. Eppure, nulla è certo neanche quello che appare stabile, forte, sicuro. I venti gelidi dell’incertezza che portano crisi possono spirare da un momento all’altro e far perdere stabilità. Se poi a vacillare è il potere politico allora la situazione è ancora più allarmante. Non ne va di mezzo solo la casata, ma anche gli interessi e gli intrecci economici e commerciali e diplomatici con gli alleati. E chi non lo è si avventa per il colpo di grazia. È una cosa complicata sedere sul trono. Bastano un complotto, pensieri rivoluzionari, e malumori per innescare la miccia e spodestare chi è stato chiamato a guidare un popolo da regnante. Quando gli animi insorgono, quando vengono a mancare le condizioni per governare il potere si fredda. Capita che diventi anche un ricordo, come per lo zar di Russia, per i Romanov. La dinastia imperiale russa che ha segnato un’epoca e la sua fine.

In La figlia della zarina di Carolly Erickson entri a gamba tesa nella vita dei Romanov. A raccontare della famiglia imperiale è la secondogenita dello zar Nicola e della zarina Aleksandra, Tat’jana Romanova. Narra la storia della sua dinastia per lasciare un’eredità al figlio ed ai nipoti. Lo fa dopo aver cambiato nome per sfuggire a morte certa. Dal Canada diventata Dar’ja, nessuno immagina e sa che lei è la granduchessa Romanova e non la vedova di un immigrato russo di umili origini. All’inizio, nei primi del Novecento, cresce nello sfarzo, nel lusso, della corte imperiale. La sua condizione privilegiata non le impedisce di vedere e conoscere  cosa succede fuori dal Palazzo d’Inverno. Le tensioni, la povertà, le idee sovversive che parlano di libertà e di uguaglianza, erano chiare se pur offuscate dalla grandezza dello zar. Poi la guerra e l’abdicazione dello zar Nicola II e la fine dei Romanov.

Magnifico il romanzo storico. La storia narrata è di ampio respiro sia per i fermenti sociali e politici sia per una grande storia d’amore e di amicizia raccontata con trasporto ed emotività. Raffinata la prosa ed avvincente il racconto.

“La figlia della zarina” di Carolly Erickson, edizioni Mondadori. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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