Dream Book

“La correttrice” di Emanuela Fontana: recensione libro

Le parole sono sparse, disseminate, perse. Si lasciano accarezzare, amare. Esse portano la vita, lo strazio, il tormento. Le parole da scrivere si cercano, si spogliano. Si allineano, si ordinano, si scompaginano. Si attorcigliano ai pensieri. Sono nodi e poi fili. Sanno trafiggere la pelle, guastare l’umore e far gioire l’anima.

Gli scrittori, a volte, restano impigliati tra le parole silenziose che dovrebbero finire sui fogli. Sanno leggerle anche sui volti degli sconosciuti per incrociare e riconoscere le proprie. Si è poca cosa senza le parole giuste. Lasciarle fuori dalle pagine significherebbe prendere il largo, sfaldarsi nel tempo e restare bozzoli. Ci sono parole alle quali bisogna attaccarsi di più, ripetere, per mostrare la luce del giorno. Per gli autori le parole sterili sono inutili. Sono quelle prive di nerbo che saccheggiano la speranza, che portano pioggia, pause. Ti fanno polvere se non le vesti nel miglior modo possibile per le storie che hai in mente. A volte, non si fanno strada da sole. Hanno bisogno di una mano, di una marea alla quale lasciarsi andare raccogliendo tutta la vita, anche quella a venire. 

In La correttrice di Emanuela Fontana entri nella vita di Emilia Luti che aiutò Alessandro Manzoni a correggere i suoi Promessi Sposi. Firenze, 1838. Emilia, orfana di padre, per mantenere la madre e le sorelle minori, fa la bambinaia e l’aiutante di biblioteca in casa Vieusseuz. La ragazza parla un fiorentino purissimo. Massimo d’Azeglio le propone di seguirlo a Milano per occuparsi della piccola Rina, la bambina avuta dalla prima moglie, Giulietta, figlia del Manzoni. Lo scrittore non è soddisfatto del suo romanzo, sebbene abbia avuto un grande successo. Vuole ristamparlo in un’edizione illustrata e intende rivederne completamente la lingua per avvicinarla ancora di più al fiorentino. Colpito dalle capacità linguistiche di Emilia, i due finiranno per rileggere e correggere insieme l’intero romanzo.

Il libro è bellissimo. Prende spunto da una storia vera rimasta nell’ombra. Emanuela Fontana, con notevole capacità, traccia un ritratto umano dello scrittore più idealizzato di tutti i tempi e trasforma Emilia in una grande figura letteraria che grazie al suo contributo, di donna accorta, sagace, preparata, ha dato lustro al romanzo italiano più famoso, nella versione che tutti conosciamo. 

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“La correttrice” di Emanuela Fontana, edizioni Mondadori.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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