Dream Book

“Iniziazione” di Sabrina Quaranta: recensione libro

Per salvarsi, a volte, serve dimenticare. Serve cancellare dalla memoria quei ricordi che tormentano i pensieri. Anche se vai avanti, prendi la tua strada, sei catapultato indietro. Quei momenti tornano e ritornano, padroni della tua mente, per portarti agitazione e dolore. I ricordi brutti te li vuoi togliere da dosso, appiccicati alla pelle ti infastidiscono. Vuoi seppellirli in un altrove che non ti appartiene, lontano dalla tua sfera personale.

Senti di doverli estirpare e buttarli via, se riesci. Le cose più complicate richiedono un grande sforzo, soprattutto emotivo. Quello che ti può affossare completamente sino a rovinarti del tutto. Superare certe situazioni critiche non è una cosa da niente perché condizionano anche molte scelte a venire. Ci si incastra nelle spire di un vortice così potente che alcuni ricordi arrivano quando tutto sembra tranquillo. Basta un dettaglio e ogni cosa torna a galla a martoriare l’anima. La memoria fa brutti scherzi, si apre e si chiude senza alcun comando. Se alcuni fatti sono stati troppo forti da vivere, come i traumi, essi restano attaccati nella mente come radici e fanno germogliare su quel terreno altri pensieri distorti, soffocanti. C’è sempre un inizio che non si trasforma in una fine. Allora, è necessario porvi rimedio per salvarsi. Dimenticare e non voltarsi mai indietro.

In Iniziazione di Sabrina Quaranta conosci una storia fatta di segreti, di dimenticanze, di ritorni. In una domenica di ottobre del 1989 sparisce un bambino, Lorenzo Meyer. Indossa i vestiti per la cerimonia del Voto, il rinnovo di un’antica promessa fatta alla Vergine. Lorenzo non voleva partecipare alla funzione religiosa, è più grande degli altri undici bambini. E quella notte è anche il momento in cui, da sempre, i ragazzi si ritrovano alla diga dove, nella dissolutezza della loro età di mezzo, si avviano ad un’iniziazione che chiamano “Battesimo”. A Lorenzo, la notte del suo Battesimo, succede qualcosa. Da quell’istante esiste una verità ufficiale, quella di Anna, di dodici anni. Lei, dopo trent’anni, torna in quel posto, dove è nata e cresciuta. Come tutti ha preferito dimenticare. Ha dovuto per forza per aiutarsi a rimettersi in piedi.

Il romanzo ci consegna il peso della memoria e della dimenticanza. La narrazione è particolare, scava nelle scelte che sono il frutto di qualcosa che ha segnato i personaggi. Il lettore percepisce finanche il loro disagio. La scrittura è matura, forte, decisa.       

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“Iniziazione” di Sabrina Quaranta, edizioni Neri Pozza.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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