Dream Book

“Il nido delle cicale” di Anna Martellato: recensione libro

Cambiare spaventa. Intestardirsi ad ammuffire nello stesso scompartimento stagno è come vivere una sola stagione, l’inverno. Sarebbe grottesco sbarrare la strada delle emozioni all’anima, imprigionarla ai colori spenti, freddi.

La vita è bellezza

il nido delle cicale anna martellatoLa vita è bellezza. È anche suoni, voci, profumi, sfumature, proiezioni di felicità che si costruiscono con respiri profondi e sguardo pulito. Appannare per sempre la gioia fatta di piccoli passi o di grandi falcate verso qualcosa che ci fa star bene significa condannare se stessi al buio, all’isolamento. A volte, ci puniamo. La mente si muove sulla base di ciò che vede, che ordina secondo schemi caratteriali e di valori. Poi crolla se si insinuano delle colpe, vere o fasulle. Basta un attimo per chiudere la porta alla bellezza e barricarsi dentro il vuoto. Alcuni precipitano, altri girano attorno lungo il perimetro, taluni lo fissano e basta. Restano lì, sul bordo della bocca aperta che accoglie dolore e proietta paura, attenti a non cambiare niente per evitare di finire ulteriormente giù o per cristallizzare le colpe. Allora, diventano nervosi, nevrotici, scorbutici, affettati e grossolani anche nei gesti. Sbrigativi e silenziosi. Soli.

Il nido delle cicale

Nel romanzo Il nido delle cicale di Anna Martellato ti aggrappi alla vita. Sei una parte di Mia, la protagonista, che dei cambiamenti ne ha fatto percorsi nuovi su cui camminare imparando a respirare bene per inalare la bellezza. Ad ogni cambiamento una nuova stagione, come le cicale. Si può morire dentro piano piano, ma basta qualcosa, non importa esattamente cosa, per svegliare l’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Cambiare pesa, sempre. Farlo, però, è necessario per salvarsi. E Mia deve fare i conti con il passato e con il sospetto che attanagliano il cuore. Deve anche rompere gli schemi dentro i quali sua madre si è chiusa e insegnarle ad essere felice, con se stessa. Dovremmo esserlo tutti. Dovremmo riappropriarci della nostra vita ed appropriarci della gioia per capire meglio come orientare lo sguardo su ciò vorremmo. Non è facile, ma provare non è impossibile.

Intenso il romanzo di Anna Martellato. Avvolgente lo stile. La scrittrice calibra bene il mistero ed il segreto che si sciolgono come caramelle al miele, lentamente. Entra nei luoghi, nelle stanze, nell’anima dei personaggi facendoti annusare tutto, anche quella magia sospesa che si crea tra sguardi o accenni di sorrisi imbarazzati. Se lì, in ogni posto ti conduca con il racconto. Precipiti anche nella punizione che la madre di Mia si è addossata. E ti vesti di speranza cullata dal canto delle cicale pronta ad un nuovo cambiamento, se lo vuoi.     

“Il nido delle cicale” di Anna Martellato, Edizioni Giunti. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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