Cambiare spaventa. Intestardirsi ad ammuffire nello stesso scompartimento stagno è come vivere una sola stagione, l’inverno. Sarebbe grottesco sbarrare la strada delle emozioni all’anima, imprigionarla ai colori spenti, freddi.
La vita è bellezza
Il nido delle cicale
Nel romanzo Il nido delle cicale di Anna Martellato ti aggrappi alla vita. Sei una parte di Mia, la protagonista, che dei cambiamenti ne ha fatto percorsi nuovi su cui camminare imparando a respirare bene per inalare la bellezza. Ad ogni cambiamento una nuova stagione, come le cicale. Si può morire dentro piano piano, ma basta qualcosa, non importa esattamente cosa, per svegliare l’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Cambiare pesa, sempre. Farlo, però, è necessario per salvarsi. E Mia deve fare i conti con il passato e con il sospetto che attanagliano il cuore. Deve anche rompere gli schemi dentro i quali sua madre si è chiusa e insegnarle ad essere felice, con se stessa. Dovremmo esserlo tutti. Dovremmo riappropriarci della nostra vita ed appropriarci della gioia per capire meglio come orientare lo sguardo su ciò vorremmo. Non è facile, ma provare non è impossibile.
Intenso il romanzo di Anna Martellato. Avvolgente lo stile. La scrittrice calibra bene il mistero ed il segreto che si sciolgono come caramelle al miele, lentamente. Entra nei luoghi, nelle stanze, nell’anima dei personaggi facendoti annusare tutto, anche quella magia sospesa che si crea tra sguardi o accenni di sorrisi imbarazzati. Se lì, in ogni posto ti conduca con il racconto. Precipiti anche nella punizione che la madre di Mia si è addossata. E ti vesti di speranza cullata dal canto delle cicale pronta ad un nuovo cambiamento, se lo vuoi.
“Il nido delle cicale” di Anna Martellato, Edizioni Giunti. Dream Book.