Lo stile dice chi siamo. È lo specchio della propria personalità. Cuce su misura la narrazione che ognuno vuol far passare agli occhi degli altri. Lo stile è la seconda pelle di quanti ne fanno un tratto distintivo per eleganza e tendenza. Non appartiene a tutti, sia chiaro. Certo, lo si può costruire e affinare nel corso del tempo sulla base di gusti già strutturati. L’abito può anche alterare e, nel peggiore dei casi, deformare la propria figura.
In Il boudoir del gentiluomo di Niky Marcelli finisci lungo il filo dell’apparire e del mostrare, a seconda delle scelte, quando un abito veste il corpo e declina la personalità. Gli abiti non vanno solo indossati. Si parte sempre da un’idea, da una base che possa andare bene per la propria figura, per poi assicurarsi che quella determinata scelta sia in linea con ciò che si è. Altrimenti viene fuori di pastrocchio, una cosa insignificante indossata tanto per. Lo stile è l’insieme di tante cose, soprattutto la cura dei dettagli. È il dettaglio che cattura l’attenzione sull’insieme e che valorizza anche la semplicità di un abito minimal. Ognuno può creare moda sulla base di ciò che indossa, lo stile però è una cosa che pochi hanno. Ed i veri gentiluomini lo sanno bene.
Il libro si presenta come un saggio, interessante in ogni suo aspetto. La scrittura è elegante nelle sue varie dissertazioni di tagli, mode, dettagli e colori.
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“Il boudoir del gentiluomo” di Niky Marcelli, edizioni Clandestine. Dream Book.