“Figli della libertà” di Paullina Simons: recensione libro

L’ambizione, l’amore, i cambiamenti, agitano il sonno. Sono visioni, illusioni, fuoco, paglia e acqua. Si sognano, si coltivano, si curano, si portano appresso. Diventano il mantra per quell’idea di libertà che ognuno vuole a modo suo.

Cercare qualcosa per se stessi che renda l’esistenza viva, attiva, è una priorità che tutti dovrebbero esigere. Sentirsi spenti, fiacchi, indebolendo l’anima che si nutre di sole, di emozioni, significherebbe vivere senza spinta. Fiato senza battiti. Soccombere alla volontà di altri, accettare la miseria, soffocare i propri desideri, ci rende passivi, sfiduciati. Le difficoltà aizzano il carattere e la dignità costruisce la persona. Questo comporta delle scelte che ti possono vestire a festa oppure a lutto. La libertà di fare ciò che ti senti, per il meglio di te stesso, ti permette di respirare a polmoni pieni e di essere audace nel coraggio che si deve avere nel credere nella propria persona. Certo, si può cadere. Si possono incassare gravissime delusioni, ma è necessario rialzarsi. La febbre delle proprie idee è il miglior carburante per scegliere quale strada percorrere in seno a quella libertà che ci spinge ad essere veri.

In Figli della libertà di Paullina Simons entri nella vita di una famiglia siciliana che emigra in America. Questo è il destino di molti che vogliono un futuro migliore. È il 1899 quando Gina approda a Boston, la città le sembra meravigliosa. Il cambiamento, le difficoltà, le novità, non la spaventano, anzi sono la benzina per andare avanti e pretendere di più. La ragazza prende forza da quello che l’America le offre. Non si arrende e sfida la sorte. Segue l’istinto senza dimenticare da dove viene e segue il cuore, la libertà più grande che possa permettersi. Questo il vero lusso anche per Harry, un giovane timido con la ricchezza finanche nell’animo. Le loro vite sono molto diverse, eppure i lori occhi si riconoscono.

Il romanzo è bellissimo. La storia è avvincente. Il racconto abbraccia il lettore che, spinto da una delicatezza mista a forza, si sente egli stesso parte della narrazione indossando i panni di uno o più personaggi. La scrittura è ineccepibile, soffice ed emotiva.

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“Figli della libertà” di Paullina Simons, edizione Rizzoli. Dream Book.