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“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry: recensione libro e reading

Tutti lo abbiamo letto, quasi tutti lo abbiamo regalato, in pochi lo hanno detestato. Persino chi non ne è un fan sfegatato (io!) non può esimersi dal riconoscere il valore che “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry ha assunto nella letteratura e nella formazione, e persino la forza positiva che pare effondere da ogni frase. Non c’è niente che non valga quanto gli si attribuisce, fra le pagine delicate della storia di educazione sentimentale più venduta e diffusa della storia dell’editoria.

Ci sono un aviatore, una volpe, una rosa

… e un bambino con il mantello, e insieme hanno immortalato la più iconica opera ante pop

Se i russi hanno formulato ogni mal d’amore possibile, al pilota francese spetta il merito di averlo definito nel suo valore, di aver stabilito che in qualunque modo si consumino le nostre atroci vicende di cuore, sarà valsa la pena averle vissute. Non è un punto di vista da buttar via, persino per gli scettici; e tutti i cuori cinici del mondo non negheranno di aver vibrato su una corda universale, leggendo come volpe e principe si siano addomesticati l’un l’altra, e quanto il principe abbia amato la sua rosa, e perché abbia deciso di tornare a casa. Quanto agli schizzi di Saint-Exupéry, che persino chi non ha letto il libro conosce per assimilazione globale, li avrei infilati sul Voyager insieme a tutta quella musica. 

Lo scrittore propone, il traduttore traspone

Nell’ambiente editoriale c’era grande scalpore in vista della scadenza dei diritti per i settant’anni dalla morte dell’autore ma soprattutto per la riserva sulla traduzione: le immortali parole della Bregoli sono rimaste troppo tempo con i lettori di tutto il mondo per essere semplicemente sostituite. Con la supervisione di Beatrice Masini (superba traspositrice, che lo dico a fare, di Harry Potter) la Bompiani ha riproposto la sua versione storica, ma anche nel resto del mercato le nuove edizioni sono letteralmente piovute dal cielo.

Se voi leggerete questo libro, per esempio, tutti i giorni alle quattro, dalle tre comincerete a essere felici.

E ora mi dispiace ma devo proprio dirlo: 

“L’essenziale è invisibile agli occhi.

Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, Edizioni Bompiani, 2014. Anonima Lettrice Italiana.

Ali

Leggo, scrivo, parlo, ma soprattutto parlo. E poi leggo e scrivo.

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