Un libro tra le mani

“ti amo” di Hanne Ørstavik, recensione: Un libro tra le mani.

ti amo” di Hanne Ørstavikn è una storia intima, così intima da farmi stare male già alla prima pagina, da farmi sentire quasi in colpa per essere entrata in un luogo così personale, delicato e così tanto doloroso.

Ma pian piano ho cominciato a capire che, prendere una parte della propria vita, la parte più difficile, e consegnarla nelle mani di chi legge, è un atto di coraggio, ma anche di fiducia, un lasciarsi cadere senza sapere se, dall’altra parte, ci sia qualcuno davvero disposto a prenderti.

Hanne Ørstavik, scrittrice norvegese, è la moglie di Luigi Spagnol, l’editore, a cui nel 2018 viene diagnosticato un tumore grave (e che ci ha lasciato nel Giugno 2020).
Sanno entrambi che il tempo è poco, ma non ne parlano.

ti amo

Ed ecco che la scrittura diventa vitale, scrittura come terapia, come liberazione, come bisogno.
Il bisogno di parlare con qualcuno, con un “tu” sconosciuto che sta altrove, in un momento in cui non puoi farlo con chi ti sta accanto, con la persona che ami e che stai perdendo.
Perché chi sta morendo non ce la fa a parlare della morte, ce l’ha già dentro, si sta facendo strada in ogni cellula del suo corpo, e l’ultima cosa che vuole è darle voce.

“Io che altro posso fare se lui non vuole parlarne, io non posso premerti la morte come un cuscino in faccia”

Ma lei questa voce deve esprimerla, ne sente il bisogno, per lui e per se stessa, e l’unico modo che conosce per farlo è scrivere.

Scrivere qualcosa sapendo che lui non potrà mai leggerla.

Meno di 90 pagine fortissime, lucide e struggenti senza mai essere tristi, in quanto scevre da ogni tipo di pietismo o autocommiserazione.
È un libro che parla di malattia, vero, ma non è solo questo, è anche, e soprattutto, un bellissimo discorso letterario sull’amore, sulla vita, sulla solitudine e la mancanza che spesso arrivano prima ancora del lutto.
Sulla salvezza della scrittura e sulla potenza di un sentimento che, anche nel buio più pesto, trova spiragli attraverso i quali manifestarsi, anche quando tutto sembra sbagliato… tipo un fiore che nasce tra il cemento di una casa crollata.
È un libro spietato ed anche sfacciato, che indugia sul corpo che cambia, che avvizzisce, si spegne, e non nasconde il senso di colpa per la vita che rimane, e che pretende di continuare a vibrare.

ti amo

Un libro piccolo, con un titolo scritto in minuscolo… ma che ha una portata enorme, maiuscola, gigantesca.
Un libro rosa che rosa non è, è bene che lo sappiano gli allergici a questo colore così facilmente ed erroneamente stigmatizzato.
Non è neanche un libro d’amore, anche se ne è pervaso… è semplicemente un libro vero, ferocemente vero.
E che fa male.

 

 

“ti amo” di Hanne Ørstavik, Ponte alle grazie . Un libro tra le mani.

 

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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