I 10 libri classici assolutamente da leggere

Quali sono i 10 libri classici assolutamente da non perdere? Lo abbiamo chiesto alla comunità di lettori di The Book Advisor, che hanno votato e selezionato sondaggio i 10 classici della letteratura che bisogna leggere almeno una volta nella vita.

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Ecco i 10 libri classici da leggere scelti dai lettori!

Iniziamo!


1) Il ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde

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Il ritratto di Dorian Gray. L’ho letto appena adolescente, ma ricordo perfettamente la sensazione di assoluto rapimento, avrei voluto non smettere mai di leggere, avrei voluto che non terminasse mai, avrei voluto quasi entrarci in quel libro. Credo proprio che così sia nata, davvero, la mia passione per la lettura. (Nicoletta Princigalli)

Amo il topos del ritratto e il Decadentismo – dandysmo di Oscar Wilde. In Dorian Grey vi è qualcosa di profondamente etico che sfugge al lettore superficiale e che rende Wilde antitetico a un D’Annunzio. Infatti se si leggono le citazioni estrapolate dal romanzo di Wilde si percepisce un’idea di invito alla dissoluzione ma se si legge il romanzo integralmente si coglie il dramma di chi è sovvertitore della morale. (Clelia Albano)

Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, edizioni Feltrinelli.

2) Cent’anni di solitudine – Gabriel García Márquez

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Tra i dieci libri classici da leggere propongo Cent’anni di solitudine: perché ha la forza di rifondare il mondo, perché personalmente coltivo il sogno assurdo che sia possibile creare su questo romanzo una nuova religione, o almeno un sistema di nuovi rapporti umani. (Giacomo Pierantozzi)

Sinossi del libro

Da José Arcadio ad Aureliano, dalla scoperta del ghiaccio alla decifrazione delle pergamene di Melquíades: sette generazioni di Buendía inseguono un destino ineluttabile

Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da una prodigiosa fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, creare un vero e proprio paradigma dell’esistenza umana. Un universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, in cui galleggia una moltitudine di eroi.

Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez, edizioni Mondadori

3) 1984 – George Orwell

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1984. Il mondo è diviso in tre superstati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. L’Oceania, la cui capitale è Londra, è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c’è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne divertirsi. Insomma: tranne vivere, se non secondo i dettami del Grande Fratello. Dal loro rifugio, in uno scenario desolante, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità…

1984” di George Orwell, edizioni Mondadori 

4) Il nome della rosa – Umberto Eco

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Voto Il nome della rosa: la dimostrazione che la ricerca storico-filologica può creare un’architettura narrativa immensa e meravigliosa. (Emmanuele Jonathan Pilia).

Il nome della rosa, perché è un romanzo perfetto dal punto di vista della struttura, del ritmo narrativo e della caratterizzazione dei personaggi. (Cecilia Mattioli)

Il labirinto, la biblioteca e la struttura rizomatica del romanzo me ne fecero innamorare al punto da acquistare diverse edizioni dello stesso.Sullo sfondo la semiotica dei segni e una mia ossessione per quella frase “stat rosa pristina nomine nomina nuda tenemus” su cui ho molto scritto a proposito dei nomi e le cose. (Clelia Albano)

Il nome della rosa” di Umberto Eco, edizioni Bompiani 

5) Se questo è un uomo – Primo Levi

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Io ho inserito la mia fissa, Se questo è un uomo, di Primo Levi, perché illustrando la non vita, il non uomo, è quello che con maggior forza afferma i valori della vita e dell’umanità. E che introduce il lettore al massimo valore: la verità. (Gabriela Garrucciu)

Se questo è un uomo, perché è un dovere etico e morale di chiunque leggerlo: dovrebbe essere lettura obbligatoria! (Cecilia Mattioli)

Le scarpe che i detenuti del lager devono scegliere ad occhio per i propri piedi piagati, l’Ulisse dantesco come momento salvifico per estraniarsi dall’orrido contesto e l’autobiografismo, sono tra i motivi per cui amo questo libro e cerco di farlo conoscere ai miei studenti. Inoltre vi è una ragione che in un certo senso si collega alla mia scelta de “I Promessi Sposi”: Levi si salva perché è un chimico, un laureato. Come in Manzoni la cultura salva dalla prepotenza e dagli abusi, così in Levi la cultura risulta salvifica sia perché rende meno dura la permanenza nel Lager sia perché gli è stata risparmiata la morte. (Clelia Albano)

Se questo è un uomo” di Primo Levi, edizioni Einaudi

6) La divina commedia – Dante

la divina commedia dante

Divina Commedia perché è la perfezione in assoluto, è la mia opera preferita di sempre e la posseggo in non so quante edizioni e commenti. (Cecilia Mattioli)

Adoro quest’opera a cattedrale (buio/inferno chiarore/Purgatorio luce/Paradiso) e amo alla follia Durante Alighieri meglio noto come Dante. Il suo anticlericalismo, la valorizzazione del femminile, la condanna dei matrimoni forzati e di Papi e religiosi corrotti, il San Francesco guerriero, ribelle alla famiglia nel Canto XI del Paradiso, il rispetto del Poeta per i peccatori innamorati, l’uso del linguaggio adeguato alla materia che tratta, e la sua capacità di commuoversi. Nelle scuole si dovrebbe dedicare più tempo alla Divina Commedia, secondo me. (Clelia Albano)

La divina commedia” di Dante, edizioni Newton Compton

7) Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen

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Ho letto Orgoglio e pregiudizio e me ne sono innamorata all’istante. (Elisa Marini)

Orgoglio e pregiudizio perché oltre ad essere un capolavoro è tuttora di grande attualità. (Cecilia Mattioli)

Ho votato Orgoglio e Pregiudizio. È stato uno dei primi libri che ho letto e ogni tanto lo rileggo… non è che sono una romanticona  ma visto sotto un altro profilo la Austen fornisce un bello spaccato sociale, con ilarità e una punta di sarcasmo. Poi siamo onesti chi è che nella vita non vorrebbe incontrare un Mr Darcy o una Miss Bennet. (Alessandra Pinto)

Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, edizioni Feltrinelli

8) Il conte di Montecristo – Alexandre Dumas

il conte di montecristo alexandre dumas

Il Conte di Montecristo, l’ho letto e riletto, almeno sei o sette volte ed ogni volta è come tornare da un vecchio e caro amico. Per me è la storia perfetta. (Veruska Latini)

Il conte di Montecristo, perché insegna la cosa più difficile che ci sia nella vita che è il perdono. (Concetta Mellace)

Il conte di Montecristo perché descrive molto bene la grettezza umana in tutte le sue sfaccettature, e la rivalsa del bene sul male, con l astuzia di un uomo semplice. (Barbara Bardotti)

Sono affascinata dalla doppia identità e, benché io non sia vendicativa, mi avvince il pensiero di poter ritornare dopo aver subito un’ingiustizia, con un altro nome e un’altra vita per farsi giustizia… (Clelia Albano)

Consiglierei il Conte di Montecristo perché è un libro intenso e lungo e che ti dà il tempo di immedesimarsi in Edmond Dantes riuscendo a creare un forte legame con il lettore, il momento in cui inizia a concretizzarsi la sua vendetta, sembra quasi che la sofferenza che la sua sofferenza appartenga anche a te. (Fabio Angelino)

Il conte di Montecristo” di Alexandre Dumas, edizioni Bur Rizzoli

9) Cime tempestose – Emily Brontë

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Cime tempestose è Il libro sull’amore tormentato. Mai lette parole così potenti per descrivere le emozioni (Riccardo Giuliani)

“Un romanzo in cui domina la violenza sugli uomini, sugli animali, sulle cose, scandito da scatti di crudeltà sia fisica sia, soprattutto, morale. Un romanzo brutale e rozzo – sono gli aggettivi utilizzati dalla critica dell’epoca – che scuoteva gli animi per la sua potenza e la sua tetraggine e che narra il consumarsi di un’inesorabile (sino a un certo punto) vendetta portata avanti con fredda meticolosità dal disumano Heathcliff. «Cime tempestose» è un romanzo selvaggio, originale, possente, si leggeva in una recensione della «North American Review», apparsa nel dicembre del 1848, e se la riuscita di un romanzo dovesse essere misurata unicamente sulla sua capacità evocativa, allora «Wuthering Heights» può essere considerata una delle migliori opere mai scritte in inglese. Tomasi di Lampedusa esprimeva il suo entusiastico e ammirato giudizio su «Cime tempestose»: ‘Un romanzo come non ne sono mai stati scritti prima, come non saranno mai più scritti dopo. Lo si è voluto paragonare a Re Lear. Ma, veramente, non a Shakespeare fa pensare Emily, ma a Freud; un Freud che alla propria spregiudicatezza e al proprio tragico disinganno unisse le più alte, le più pure doti artistiche. Si tratta di una fosca vicenda di odi, di sadismo e di represse passioni, narrate con uno stile teso e corrusco spirante, fra i tragici fatti, una selvaggia purezza’.” (Dall’introduzione di Frédéric Ieva)

Cime tempestose” di Emily Brontë, edizioni Feltrinelli

10) I promessi sposi – Alessandro Manzoni

i promessi sposi alessandro manzoni

Eco affermava che l’opera del Manzoni andrebbe letta come un giallo: concordo. Ci sono poi motivazioni che per me che ho uno spirito un po’ carbonaro e risorgimentale, risultano ancora valide, come l’alfabetizzazione. (Clelia Albano)

Sinossi del libro

Romanzo di un amore contrastato nell’Italia del Seicento, “I Promessi Sposi” sono anche il sillabario della nostra modernità: mettono alla prova i valori del cattolicesimo, l’etica borghese, gli ideali risorgimentali, e per le tecniche narrative che adoperano e la lingua viva che inventano segnano un nuovo inizio per la letteratura italiana. Questa edizione, diretta da Francesco de Cristofaro e realizzata da un’equipe multidisciplinare di studiosi, offre una aggiornata panoramica sul capolavoro manzoniano, spaziando dagli aspetti lessicali e interpretativi a quelli linguistici e stilistici. Il volume include la “Storia della Colonna infame” e propone, per la prima volta, una sistematica analisi delle illustrazioni di Gonin & Co. che scandiscono, secondo precisa regia manzoniana, l’edizione definitiva del romanzo.

“I promessi sposi” di Alessandro Manzoni, edizioni Bur Rizzoli

I dieci libri classici assolutamente da leggere

Nella classifica dei dieci libri classici da leggere sono stati votati tantissimi titoli: se volete consultare l’intera lista degli oltre cento libri votati dai lettori di The Book Advisor potete farlo cliccando sul sondaggio. Se avete letto e apprezzato la lista dei 10 libri classici assolutamente da non perdere, potete trovare i 10 libri da leggere nel 2020 qui, i 10 libri noir italiani da leggere qui, i 10 libri da leggere per l’estate qui e i 10 libri usciti sotto pandemia qui.

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