Oggi vi proponiamo un estratto da “Recupero dell’essenziale” di Michela Zanarella, edito da Interno Libri.
Nomi e ciclamini
Domani mi avvicinerò così tanto al sole
da non sentirmi più perduta
non mi sottrarrò alla vita
né alle intime stranezze del tempo.
Riporrò l’estate là dove imparai a respirare
nomi e ciclamini
e mi chinerò a dedicarmi un silenzio
come un salto di capriolo
che meraviglia al mio sguardo.
***
Lungo il fiume l’onestà dei canneti
Lungo il fiume l’onestà dei canneti
regge il tempo
fossero gli argini il corpo più antico
del cielo
ci troveremo una vastità di luce mai vista
la zattera azzurra che passa non sa che l’acqua
consegna al silenzio la fune
per riportare in superficie
l’infinita lucentezza delle stelle.
***
Almeno qualcuno fa caso
Almeno qualcuno fa caso
allo sguardo dei morti
mentre va incontro alla vita
non è estraneo il silenzio
che poggia a cantilena sulle spalle
a volte pare una mano che saluta da lontano
un passaggio dietro le quinte
l’ombra del sonno delle città
che sta a dire – siamo il suono
della vostra lingua, la radice
anche quando a terra ci ignorate.
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato diciassette libri. Negli Stati Uniti è uscita in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018). Giornalista, autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese. È tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM.