Attenzione, Amicizia, Amore, Accoglienza: queste le quattro parole che secondo Franco Faggiani descrivono il suo ultimo romanzo, BASTA UN FILO DI VENTO (Fazi Editore). Parole che racchiudono mondi, parole che tutti vorrebbero vivere appieno ogni singolo giorno.
La Conventina = una comunità
È la storia di una scelta che il protagonista, Gregorio Bajocchi del Drago, deve fare. Da essa dipende il futuro della Conventina, la tenuta tra il Po e l’Appennino che ha ereditato: 1100 ettari, 22 cascine, 12 famiglie che tutti insieme sono una vera e propria arca che accoglie e cura.
Più che un luogo, una comunità di persone.
I temi, attraversati sempre dalla Natura
Radici, tradizioni, identità, appartenenza, memoria, famiglia, progresso, sperimentazione, dolore, sofferenza, solidarietà: tanti i temi narrati con la consueta grazia da Faggiani. Che ancora una volta si fa guidare dalla sua passione di esploratore per trasportare il lettore nella Natura, protagonista di ogni singola pagina di questo libro.
Una continua trasformazione
Cosa sceglierà Gregorio? Come accade a ognuno di noi, potrà pensare, ragionare, confrontare. Ma spesso
«ci vuole poco perché le cose cambino. Basta un filo di vento che arriva da dietro o una piccola nuvola che si allontana per un momento dal suo gregge errante e va a coprire il sole.
Il paesaggio, i colori, le forme, i tagli di luce prendono aspetti e toni diversi, propongono nuove prospettive, inducono a mettere a fuoco i contorni, a spostarsi di lato per vedere meglio.
I pensieri, gli umori che stavano andando in una direzione si infilano senza preavviso in un’altra strada, che non si sa dove finisce. Ma poco importa, tanto in fondo a quella strada non arrivano mai; subito dopo, se si pensa, se si osserva, se si ascolta, tutto si trasforma di nuovo, e di nuovo ancora, all’infinito.»
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“Basta un filo di vento” di Franco Faggiani, Fazi Editore. A Garamond Type.