“Nessundove” di Neil Gaiman: recensione libro

La mia premessa qui è semplice: amo particolarmente questo autore, i suoi libri rappresentano per me una sorta di “comfort zone” in cui amo perdermi… Nessundove è un romanzo di formazione, parecchio dark e parecchio intricato.

“Nessundove” di Neil Gaiman

Gaiman crea una “città nella città “, una Londra di sotto che non ha quasi nulla in comune con la Londra di sopra se non le fermate (reali, immaginarie, vecchie e in disuso o nuove) della metropolitana che scandiscono il ritmo del romanzo. Ad ogni fermata della metropolitana di sotto corrisponde un avvenimento, in queste stazioni incontriamo moltissimi personaggi e il reale e il non reale si confondono. Convivino quaggiù ratti e angeli, donne bellissime e mostri immensi.

Ed è sotto Londra che seguiamo quest’avventura fantastica di Richard: un uomo comune che scivola per caso in questo labirinto di vecchie strade e grotte, chiese e mercati volanti! Il ritmo è incalzante, le atmosfere a tratti claustrofobiche e l’umorismo è tagliente.

Un libro che ti fa tornare a quando eri bambino e avevi paura del buio, perché è nel buio che si nascondono i mostri, quelli veri e cattivi. Ma non è forse attraversandolo questo buio che poi alla fine si scorge la luce?

Fate leggere questo libro ai vostri figli, nipoti, alunni… e poi leggetelo anche voi! Perché in fondo le fiabe, anche se fanno paura, non sono lo stesso bellissime?

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“Nessundove” di Neil Gaiman, edizioni Mondadori. The Young BookAdvisor

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