“MOSCA PIÙ BALENA” di Valeria Parrella
(Minimum Fax editore, 103 pagine)
Ho conosciuto Valeria Parrella con “Lo spazio bianco” (bellissimo), poi “Almarina” (idem), poi sono inciampata nel suo “Ciao maschio” che non mi è piaciuto (o forse non l’ho capito), così adesso sono voluta approdare al suo esordio, il suo primo libro.
Racconti.
E come sempre, quando si tratta di racconti, è difficile parlarne.
Io li amo, amo queste brevi “incursioni” nel mondo che, nel giro di poco, riescono a racchiudere il senso di molto.
E Valeria Parrella lo fa benissimo!
Tante donne…
In questi 6 racconti incontriamo tante donne: donne forti, viscerali, tenaci, precarie, piene di mille contraddizioni, ma sempre ricche di umanità, vive e febbrili.
In queste pagine c’è Napoli, troviamo la camorra, i terremoti, le gare di appalto, i concorsi pubblici, il binomio ragione/superstizione, la politica, l’integrazione sociale, la solidarietà femminile, e le storie d’amore, ma sempre viste da una prospettiva obliqua, intelligente, leggermente ironica, quell’ironia che ti fa stirare le labbra, riflettere, e ti lascia un po’ di amaro in bocca.
“Voglio essere quella che si chiama dagli aeroporti quando si mette il primo piede a terra, quella che si chiama dall’uscita dell’autostrada e si sente dire: tra quindici minuti siamo là. Quindici minuti. Allora si tratta di riaccendere sotto la pentola, menare la pasta, cacciare l’acqua dal frigo.”
Ciò che accomuna tutti i racconti è la volontà di agire, di fare, di diventare, di trasformarsi, nonostante tutti gli ostacoli incontrati, e nonostante molti tentativi di miglioramento vengano disillusi.
Non sempre si riesce a raggiungere la meta prefissata, ma ciò che conta davvero è il viaggio, il percorso personale che tende verso l’obiettivo.
“Le ragazze dicevano che dovevo leggere molto, una matricola mi prestò dei best seller e il primo fu quello della Tamaro. Mi sembrò un libro impossibile: se io fossi andata dove mi portava il cuore, ero rimasta incinta a tredici anni nell’ape di Totonno il pezzaro.”
La scrittura è bella, fresca, pungente, non è mai banale nè scontata, scevra dai luoghi comuni, è una scrittura ricercata, colta, ma popolare allo stesso tempo.
Veloce, ma ricca.
Parrella sfoggia una sua cifra stilistica già a partire dal suo primo libro.
(Premio Campiello Opera Prima 2004)
Vieni a parlare di libri con tutti noi, nel gruppo Facebook The Book Advisor
“Mosca più balena” di Valeria Parrella, Minimum Fax editore . Un libro tra le mani.