“Le sorti di Messina sono in mano nostra, nuovamente, e siamo gli unici in grado di occuparci di una faccenda grossa come questa”.
Trama
Il furto di una Madonna Nera dai sotterranei del Louvre sarà l’inizio di una delicata indagine che il Sovrintendente De Blanche affiderà ad Alianna Braschi, che di quel Museo è direttrice. Poco dopo, a Messina, viene trovato morto il custode del Museo regionale e un biglietto indirizzato ad Alianna. A quel punto l’inchiesta si aprirà d’ufficio, affidata all’Ispettore Michele Maggiori, e a complicare gli eventi si aggiungerà il ritrovamento di un taccuino di inestimabile valore: è il diario personale che Cervantes scrisse durante la convalescenza messinese, che svela importanti e segretissime informazioni esoteriche sulla Grande Madre, sulla patrona della città e sugli assetti energetici dello Stretto.
Alianna si ritroverà da sola: non c’è più con lei a indagare il compagno di sempre, l’inseparabile Marco Stagnoli. Ma sarà in Luca D’Avalos e nell’eclettica Lea che Alianna troverà supporto: da Barcellona di Spagna a Bali, passando per i sotterranei della Sagrada Familia e l’arte iniziatica di Gaudì, Alianna sarà sul punto di perdere tutto, rischiando anche la vita.
«Partire alla ricerca di tesori, tirare giù biblioteche per risolvere misteri, mettermi nei guai e sfidare regole e convenzioni: tutto questo, e solo questo, mi ha davvero resa felice, da che ho memoria».
“Nostra Signora da Messina” di Eliana Camaioni: Recensione
Dopo la burrascosa fine della sua storia con Marco Stagnoli, Alianna Braschi ha costruito una nuova vita a Parigi, dove dirige il museo del Louvre. Tutto scorre lento nella vita della donna che ha eretto un muro per lasciarsi alle spalle il passato.
O almeno finché il Sovrintendente De Blanche le affiderà la risoluzione di un misterioso furto di una Madonna Nera chiedendole, o forse sarebbe meglio dire imponendole, assoluta riservatezza. Niente polizia.
Intanto, la sua amica e coinquilina Monique organizza per loro due una crociera che riporterà Alianna proprio in quella Messina che si era lasciata alle spalle. Lì, l’attendono un biglietto e un omicidio. Alla donna non resta che cercare di risolvere il mistero della Madonna Nera, la sua vita pare in serio pericolo.
Ma cosa succederebbe se la risoluzione del mistero potesse scuotere le fondamenta di un culto millenario per come lo conosciamo noi? Tra società segrete e verità sepolte Eliana Camaioni racconta di un mondo antico dove la donna era il centro e non il tramite attraverso cui l’uomo esiste.
Un giallo, senza dubbio, ma che ha in sé molti altri elementi potentissimi. Ho trovato tra le pagine una splendida ricostruzione storica che si intreccia con l’esoterismo e il tentativo, onnipresente possiamo dire, della Chiesa di occultare quelle parti del culto dedicate alla donna. Ed è questo, a mio parere, il punto di vera forza del romanzo di Eliana Camaioni che ha saputo riaccendere di nuovo la luce sulla figura della donna come elemento centrale nei culti religiosi antichi.
«Sposta con una mano un rametto che le è caduto sull’abito:” Femminismo e patriarcato: due facce dello stesso errore”»
Un libro che inneggia al potere delle donne, all’autodeterminazione, alle Grandi Madri non solo quando mettono al mondo una vita. La donna come essere in grado di connettersi con il mondo, sempre troppo imbrigliata in ruoli che la vogliono in secondo piano. Alianna, personaggio che per molto tempo è stata la costola di Marco, colei che ha bisogno avere lui accanto per vivere la sua vita a pieno, prende finalmente le redini della storia e diviene lei stessa Grande Madre in grado di vibrare con il mondo intorno e dentro di lei.
L’ultimo romanzo di Eliana Camaioni è un libro complesso e potente, una storia che ha radici profonde nello spazio e nel tempo e che lascia spunti di ricerca interessanti su Messina e il culto della Madonna Nera.
Mi piace pensare a Nostra Signora da Messina come a un libro femmina. I personaggi sono quasi tutte donne, donne forti, perverse, sagge, spensierate. Tra le figure maschili ritroviamo Marco Stagnoli, un personaggio che si ama o si odia senza mezze misure e che, personalmente, amo moltissimo per la complessità con cui è creato.
Biografia dell’autrice
Eliana Camaioni, classe 1973, critico letterario e blogger. Dottore di ricerca in Filologia, ex docente di Latino e Greco, studiosa di misteri delle civiltà antiche. Collaboratrice della rivista Letteratitudine, è suo il blog #unminutodilibri per il giornale Messina Today. Ha pubblicato Di verità non dette (2007), Il legame dell’acqua (2008), L’amoretiepido (2014); ha vinto nel 2012 il Premio Terremoti di Carta col racconto Senza paracadute e nel 2015 il Premio Osservatorio Città di Bari con la sceneggiatura teatrale Caffè macchiato. Trascorre buona parte del suo tempo fra studi di sciamanesimo e la campagna che le è cara, nella città dello Stretto in cui è nata.
“Nostra Signora da Messina” di Eliana Camaioni, Algra Editore a cura di Morena Di Giulio per Lib(e)ri di leggere.
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