“Le parole d’ordine” di Andrea Dei Castaldi: la fede e il senso della vita

«Perché prima o poi tutte le guerre finiscono. Solo il pensiero che potrei non tornare affatto, solo quello, lo lascio da parte…»

“Le parole d’ordine” di Andrea Dei Castaldi: trama

1931 Nel cuore della campagna veneta il ragazzino Oreste viene sorpreso in acqua da
un’esperienza straordinaria che lo renderà per sempre «un diverso», qualcuno «tirato fuori
dal buio», ma che il buio «ha preso lo stesso».

1941 La Seconda guerra mondiale è scoppiata: ma «non è oggi che muoio» ripeterà Oreste impassibile, durante gli episodi più estremi della sua vita adulta, sul fronte d’Africa
come in Italia.

1978 Il Paese sospira sotto il breve pontificato di papa Luciani, e Oreste si riunisce ai tre
uomini che più hanno condiviso con lui il tempo della guerra: il cappellano Stefano, il capitano Domenico e il medico John, ciascuno con i propri segreti e tormenti.
E qui, ora, allora, si dipaneranno i fili del loro destino, intrecciati nel caos del conflitto
mondiale, avvinti dalla possibilità di redenzione, ognuno impegnato a trovare, nella pace,
le proprie parole d’ordine, il senso di un ritorno a casa già avvenuto ma a strappi ancora
irreale.

«Aspetto i salici e ascolto il rumore che fa il silenzio, lì sotto dov’è il buio, dov’ero io, prima. Prima di adesso, prima di me», dice Oreste. E forse il ritorno, la pace dopo la guerra,
è la preziosa possibilità di dire, forte: «Adesso».

“Le parole d’ordine” di Andrea Dei Castaldi: fede, gratitudine e il senso della vita

Le parole d’ordine

Nel nuovo romanzo di Andrea Dei Castaldi, autore dalla penna delicata e mai banale, emergono le diverse sfaccettature della fede, intrecciando la dimensione religiosa, affettiva e politica. Il protagonista è Oreste, il cui destino s’intreccia con quello degli altri personaggi attraverso salti temporali tra passato e presente.

L’infanzia di Oreste è segnata da un evento tragico che cambierà per sempre il suo modo di affrontare la vita e le sue sfide più difficili. Questo episodio diventa il fulcro attorno al quale ruotano le storie degli altri protagonisti del romanzo.

E poi arriva Olga, nipote di Oreste, che accompagna il lettore in un cerchio che comprende Stefano, il cappellano militare, il dottor Abbott, medico durante la guerra, e Nico, il capitano Domenico Buzzati. Questi personaggi si riuniscono in un momento speciale dell’esistenza di Oreste e che rivela gli episodi vissuti durante il secondo conflitto mondiale, mettendo in luce l’importanza di gesti semplici di umanità e coraggio in tempi così difficili.

Il romanzo è impreziosito da numerosi flashback che immergono il lettore nell’assurdità della guerra, ma anche nella dolcezza della gentilezza, nella poesia delle piccole cose che sono squisitamente umane e nell’importanza degli affetti familiari lasciati a casa.

Nel caos dell’esistenza è importante saper fare gesti gentili

In un contesto dove i sogni e le speranze mutano, il romanzo celebra chi ha saputo mantenere viva la fede umana e il coraggio, offrendo un ritratto intimo di personaggi che affrontano le loro prove con dignità e gentilezza.

Andrea Dei Castaldi dipinge un quadro delicato e profondo che merita di essere letto con attenzione, per cogliere ogni sfumatura e significato nascosto. Invita il lettore a immergersi nelle vite intrecciate di questi personaggi, scoprendo come la fede possa essere una guida anche nei momenti più bui e dolorosi della storia umana.

Biografia dell’autore

Andrea Dei Castaldi  – Vive nel borgo trevigiano di Asolo. Ha pubblicato con Barta i romanzi  Finistère (2013), La cesura (2015) e Anime brevi (2021), nonché il racconto Pelle nel volume Solo (2017), a cura di Raffaella Tancredi.

“Le parole d’ordine” di Andrea Dei Castaldi, edizioni Barta a cura di Morena Di Giulio per Lib(e)ri di leggere.

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