“La tredicesima figlia” di Erin A. Craig: il retelling che fa battere il cuore

Lo ammetto, sono sempre affascinata dalle fiabe dai toni dark: parlano di noi, delle nostre paure più intime, e insieme ci incantano con la promessa di un altrove fatto di magia e destino. Con La tredicesima figlia, Erin A. Craig tesse una fiaba oscura che richiama i Grimm, intrisa di magia, dolore e amore inaspettato. Un retelling della fiaba Comare Morte che restituisce l’atmosfera gotica e crudele dei racconti popolari.

La protagonista, Hazel Trépas, tredicesima figlia di “un cacciatore molto sciocco”, promessa fin dalla nascita alla Temutissima Fine, porta su di sé il marchio di un destino incredibile. Quando Merrick, così lo chiamerà la sua figliocca, si presenta per reclamarla dodici anni dopo la sua nascita, le dona un potere straordinario e al tempo stesso terribile: la capacità di riconoscere istantaneamente la malattia e la cura necessaria a ogni malato, ma anche di sapere con certezza quando non vi è più speranza. Questo dono si rivela ben presto una condanna, perché Hazel non può fare a meno di confrontarsi con il limite ultimo dell’esistenza umana: la mortalità.

«Ogni scelta che compiamo altera il presente e il futuro[…]Scegliendo di operarlo, scegliendo di salvarlo, hai messo queste vite in pericolo[…]»

È proprio questo il tema più forte del romanzo. La morte non è soltanto l’inevitabile fine, ma diventa personaggio, compagno, amore paterno. Merrick, lungi dall’essere freddo e spietato come ci si aspetterebbe, si rivela più umano di molti dei personaggi che circondano Hazel. Devoto, sempre presente, incarna una forma di amore genitoriale e protettivo che non viene necessariamente da chi ci ha messi al mondo, ma da chi sceglie di esserci, di accompagnarci nelle prove più dure. La sua devozione per la figlioccia è evidente in ogni pagina, la protagonista trova ascolto e conforto tra le mani ossute del Dio della Fine.

La tredicesima figlia

Hazel è un personaggio complesso, tridimensionale, fragile e forte. La sua umanità si riflette nel peso della responsabilità che porta, nelle sue paure, nella sua lotta costante tra desiderio di fuga e senso del dovere.

I dialoghi sono asciutti, funzionali: ogni parola serve a costruire tensione emotiva o a far emergere un aspetto dei protagonisti. L’autrice evita di perdersi in descrizioni labirintiche degli ambienti, o entrare nei dettagli di ogni personaggio e luogo, lasciando che la storia si dipani con naturalezza, pagina dopo pagina, senza rallentamenti. L’ambientazione gotica è evocata con precisione, ma non ingombra mai la narrazione.

«Nessuna vita è più piccola o più grande di un’altra. Alla fine, tutti diventano polvere.»

L’arrivo a corte, l’incontro con il principe Leopold —  con un cuore gentile nascosto dietro la maschera di arroganza — e la sfida di Hazel, chiamata a decidere se salvare o meno il sovrano che la Morte ha reclamato, rappresentano i nodi centrali di una trama che mette fa da perno al libro: cosa succede quando una mortale osa sfidare il dio che incarna la fine stessa?

La tredicesima figlia è una fiaba dark, struggente e romantica. Un romanzo che parla di destino e di libero arbitrio, di amore e di perdita, di come la vera umanità possa celarsi laddove meno la si aspetta. Un libro che commuove, inquieta e incanta, con un finale che lascia nel cuore un’eco dolceamara, difficile da dimenticare.

L’autrice

Erin A. Craig, autrice bestseller secondo il New York Times, si è laureata in Progettazione e produzione teatrale presso la University of Michigan. Quando non mette in scena pièce teatrali su gobbi, sedute spiritiche e pagliacci assassini, scrive storie altrettanto inquietanti. Avida lettrice, appassionata tifosa di basket e collezionista di macchine da scrivere, Erin vive in Michigan, con il marito e la figlia. The Thirteenth Child – La tredicesima figlia è il nuovo standalone young adult a entrare nel catalogo Fanucci Editore, nel quale sono già disponibili La casa di sale e lacrime, il sequel House of Roots and Ruin – La casa di radici e perdizione, e lo standalone Piccoli favori.

La tredicesima figlia di Erin A. Craig, Fanucci Editore Pagine 431, 16,90 euro. Recensione a cura di Morena Di Giulio per Lib(e)ri di leggere.

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