“Abarat” di Clive Barker: una moderna Alice nel Paese delle Meraviglie

“Il Giorno è parole e rabbia. Il Giorno è ordine. terra e oro. È filosofi nelle loro città; è i cartografi nelle loro pianure. È strade e pietre miliari, è panico, risa e sobrietà; bianco, e tutte le cose elencate. È carne; è vendetta; è visibilità”.

Trama

Un viaggio al di là di ogni immaginazione sta per compiersi… Tutto ha inizio a Chickentown, negli Stati Uniti, una cittadina noiosa nel mezzo del nulla. Qui vive Candy Quackenbush, il cui cuore arde alla ricerca di qualche indizio su ciò che potrebbe riservarle il futuro perché è stufa di vivere in un luogo dove non succede mai nulla. Ma una sorpresa non tarda ad arrivare: spazzata via dal nostro mondo da un’onda gigantesca, si ritrova in un luogo completamente diverso… 

L’Abarat: un vasto arcipelago in cui ogni isola rappresenta un’ora diversa del giorno, dalle meraviglie illuminate dal sole di Three in the Afternoon delle Tre del Pomeriggio, dove si aggirano i draghi, agli oscuri terrori dell’isola di Midnight Mezzanotte, governata da Christopher Carrion. Approdata qui per aiutare a salvare questa terra straordinaria da forze oscure, più antiche del tempo stesso e più malvagie di qualsiasi cosa abbia mai incontrato, Candy si ritrova a essere un’improbabile eroina e lo sa bene. Ma dopotutto questo è un mondo insolito in cui tutto è possibile e presto sarà costretta ad affrontare le avventure che ha sempre desiderato vivere, per quanto pericolose possano essere. Un romanzo che mescola sapientemente diversi generi.

“Abarat” di Clive Barker: recensione

“Abarat” di Clive Barker è più di un semplice romanzo: è un tuffo in un universo magico, un mondo dove ogni isola incarna un’ora del giorno, e dove la meraviglia e il terrore camminano mano nella mano. Un libro che ho amato molto per le atmosfere che richiama; mi sono trovata spesso a paragonarlo ad “Alice nel Paese delle Meraviglie”, e d’altronde lo stesso autore ha affermato che la sua intenzione era creare una saga sulla scia del ciclo di Oz o di Narnia.

La giovane Candy Quackenbush, partita dal monotono Minnesota, si ritrova catapultata in un’avventura epica, in un luogo che sembra uscito dai sogni più straordinari… o dagli incubi più cupi.

«Oh, questo è niente, signora» ribatté Dispittò. «Laggiù, molto lontano da qui, ci sono le venticinque isole di Abarat.» «Venticinque?» «Una per ogni ora del giorno. Più la Venticinquesima Ora, che è chiamata la Guglia di Odom, che è un Tempo Fuor Dal Tempo.»

Ad Abarat, ogni isola ha una sua anima, un proprio ritmo, ed è qui che Barker eccelle: non crea solo un mondo, ma un’intera realtà pulsante di vita e mistero. Le creature che popolano questo universo sono uniche e bizzarre, così come i luoghi, dall’affascinante isola dell’alba eterna a quelle immerse nella più profonda oscurità. Questo libro non è solo da leggere, sembra essere anch’esso in grado di vivere e respirare.

La vera magia, però, è nel personaggio di Candy. Una ragazza che scopre, poco a poco, di avere un destino legato indissolubilmente a questo mondo misterioso. Il suo coraggio, la sua curiosità e il suo spirito libero fanno sì che il lettore si immedesimi, viaggiando con lei attraverso paesaggi incantevoli e pericolosi.

Ma dietro l’incanto c’è anche l’ombra. Il Sire della Mezzanotte, un essere spietato, incombe, deciso a piegare Abarat sotto il suo controllo. La lotta tra luce e oscurità diventa quindi un tema potente e il filo conduttore che attraversa tutta la saga.

In Abarat, Clive Barker dipinge un universo fatto di luce e ombra, di speranza e paura. È un viaggio in cui il lettore si perde e, allo stesso tempo, si ritrova, affascinato dalla bellezza e dalla complessità di un mondo che nonostante sia totalmente assurdo, è tremendamente reale.

Un’esperienza che non lascia indifferenti e che chi ama il fantasy non potrà dimenticare.

“La Notte è blu e nero. La Notte è silenzio, poesia e amore. È i ballerini nel loro boschetto di ossa, è tutte le cose che mutano. È fato, è libertà. È maschere e argento e ambiguità, è sangue; è perdono; è la musica invisibile dell’istinto.”

Biografia dell’autore

Nato a Liverpool nel 1952, Clive Barker è un’icona nel campo della letteratura e del graphic novel fantasy e horror. Ha vinto sia il British che il World Fantasy Award ed è stato nominato per l’ambito Booker Prize, il più alto riconoscimento letterario in Gran Bretagna. I suoi romanzi più venduti includono Gioco dannatoImagicaEverville e Vangeli di sangue. È anche il creatore di film divenuti classici come HellraiserCabal Il signore delle illusioni. Dopo Libri di Sangue voll. 1-3, da cui è stato tratto un film per Hulu, Libri di Sangue voll. 4-6, e Abarat, primo volume dell’omonima serie fantasy horror per young adult, Fanucci Editore pubblica il secondo volume, Abarat. Giorni di magia, notti di guerra. Di prossima pubblicazione anche il terzo capitolo: Abarat. Assoluta Mezzanotte

“Abarat” di Clive Barker, Fanucci Editore pagine: 334 prezzo: 12,90 €. Recensione a cura di Morena Di Giulio per Lib(e)ri di leggere.

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