“Ti ho vista ieri” di Patrizia Laquidara: recensione libro

I ricordi costruiscono l’esistenza. Riempiono la vita e rimandano ad un ieri fermo. Nulla può più tornare, il passato rivive grazie alla memoria. Guardarsi indietro, serve. Può far male quando la nostalgia pizzica il ricordo. Se i tempi andati sono stati felici, belli, affiora anche la tristezza. I ricordi sono il patrimonio emotivo di ognuno di noi. Siamo fatti di tante cose. Dentro ci sono: suoni, voci, profumi, nomi, luoghi. Non sono solo reminiscenze.

Rappresentano anche la storia dei pensieri messi su da un carattere che si disegna lentamente sulla base di quello che è venuto fuori da una narrazione che si accetta o si rifiuta, a seconda di ciò che ci ha fatto bene. In sostanza, siamo delle barche che procedono su una rotta da scoprire, una navigazione a vista perché la vita è un grande punto interrogativo. I ricordi sono soprattutto dei racconti. Piccola storie uniche o simili a tante altre che seguono dei punti d’incontro e di non ritorno. Possono tornare, inaspettatamente, oppure scomparire del tutto. Cancellati dalla volontà di mettere fine su un ieri che ha causato dolore, sofferenza. Tagliare i ponti con il passato, però, sarebbe un grande azzardo che fiaccherebbe l’orizzonte della quotidianità che ha bisogno di un porto sicuro come i ricordi.

In Ti ho vista ieri di Patrizia Laquidara entri nel vissuto di una bambina, la scrittrice, che riporta su carta la sua infanzia. I suoi ricordi sono marchiati a pelle. Fine degli anni Settanta. Un’auto giallo canarino dal Veneto scivola in Sicilia,  a Catania. Qui, la protagonista assorbe tutto: sospiri, timbri di voci ed affetti. Poi, il viaggio a ritroso dove la bambina si porta dietro tristezza e nostalgia, ma anche conquiste e sorprese. Nord e Sud uniti da un’esistenza che forma e costruisce la personalità.

Il romanzo è stupendo. La storia è un costante ricordo fatto di origini e di tradizioni territoriali mescolate alla vivacità delle espressioni tipiche dei luoghi raccontati. La narrazione è intima, bella.

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“Ti ho vista ieri” di Patrizia Laquidara, edizioni Neri Pozza.  Dream Book.