“L’invidia del pene” di Marzia Roncacci: recensione libro

Le forti personalità spaventano, specie quelle femminili. Le donne di carattere sono temute, addirittura, in molti casi, vengono isolate e derise. Loro, però, sanno bene di valere, anche più di molti altri. Si lasciano scivolare così giudizi e commenti offensivi, denigratori e sessisti, da parte di coloro che le vorrebbero inferiori, meno forti e poco intelligenti. Alcune donne, già d bambine, avvertono la determinazione del loro carattere che poi, quasi sempre, sfocerà in un temperamento risoluto soprattutto nella sfera professionale.

Sapere di essere alla pari dei maschi, sin da piccole, forma un’indole priva di condizionamenti, aperta e competitiva. Si rivendicano le stesse cose, né più né meno tra diritti e doveri. I consensi arriveranno quando lo spessore di una donna mette al tappeto l’ignoranza di taluni, in questo modo si è un esempio da tenere a mente. La forte personalità che ne deriva non sarà mai inadeguata in nessun contesto, tranne in quelli miseri e disdicevoli. Anzi, aiuta a superare quei passaggi storico-culturali grazie ad un’ampia visione della vita. Se si è andati a fondo con se stessi nelle questioni complicate si riesce a vivere meglio ed a vedere, nell’ottica giusta, i cambiamenti dovuti alla storia della rivolta femminile che ha cambiato molte cose.

In L’invidia del pene Oggi ha ancora senso questa teoria di Freud? Io non ho mai desiderato essere maschio di Marzia Roncacci conosci la storia della scrittrice, giornalista Rai, che si è formata negli anni Settanta e Ottanta. Come donna si è imposta – con la preparazione, la personalità e lo studio – ad ottenere pari diritti e valori in una realtà ancora maschilista. Il racconto autobiografico della Roncacci mette a fuoco gli anni della rivolta giovanile, la rivoluzione del ‘68, quando l’Italia vive una trasformazione economico-sociale-culturale che cambia l’assetto stesso del Paese. È il periodo delle conquiste sociali e civili, sono anche gli anni del terrorismo, ma le lotte sociali hanno determinato la parità genere.

Il libro è uno spaccato di vita in cui si respirano gli anni formativi, educativi e di scoperta che hanno portato alla consapevolezza di essere esattamente come si vorrebbe essere, senza emulare il maschio. La scrittura è intima, matura, fervida. La narrazione guida il lettore alla riflessione, alla fioritura di nuove coscienze etiche.  

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“L’invidia del pene” di Marzia Roncacci, edizioni Frascati & Serradifalco.  Dream Book.

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