L’amante, se libera, non si sentirà mai l’altra. Vivrà da fidanzata con l’uomo già impegnato, pur consapevole di essere l’intrusa. La sua posizione è scomoda, nei fatti e nelle parole. Qualora la storia si dovesse venire a sapere, lei per tutti sarà l’amante, mentre per i più feroci sarà qualcos’altro di offensivo. Comunque il suo nome resterà segnato, marchiato a fuoco.
Gli amanti, all’inizio attenti a non farsi vedere, a mantenere segreta la loro relazione, restano stelle e mai sole. Poi, basta un passo falso per scatenare l’inferno. Una disattenzione oppure una studiata superficialità per finire nelle fauci del lupo. L’altra non è mai padrona del proprio tempo, si accontenta di quello che l’uomo sposato le dedica. È quasi sempre lui a decidere quando e dove vedersi. Avendo una famiglia, anche con figli a carico, dovrà tracciare una mappatura di possibili giorni e orari di facile uscita. E dovrà addirittura spiegare i suoi spostamenti, sotto falsa testimonianza. Libero dalla presa della moglie, imbastisce un surrogato di bugie da sfiorare quasi il Premio Oscar per la recitazione. Attori si diventa a spese della fiducia di mogli e fidanzate, magari anche soddisfatte della fasulla dolcezza annacquata da vacue parole. L’altra, consapevole del proprio ruolo, non forza nulla. Non farà pressioni all’amante per regolarizzare il legame, tanto lui scapperebbe comunque. Solo le amanti illuse pensano che il loro uomo lascerà la propria moglie. Le eccezioni, in tal senso, non fanno testo. Sono rare. Quindi, meglio rinsavire in fretta piuttosto che stare male per un amore che vuole la botte piena e la moglie ubriaca. E il coraggio lo sfodera quasi sempre l’altra, l’amante.
In L’altra di Elvira Serra conosci la storia di un’amante, quella della scrittrice. Racconta un anno d’amore in cui i suoi sentimenti per un uomo sposato, consegna al sentimento vero la sua integra dignità sia in sogni, aspirazione, ma anche di dolore, di mancanze. La loro bolla di felicità non è più sufficiente. Le serate, le feste, le vacanze sono della moglie e dei figli, mai dell’Altra. Poi si arriva ad una decisione.
Il libro è autentico. La storia è piena, corposa, idilliaca e sofferta. La scrittura è magnetica, intensa, vera. È la vita.
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