“Il fabbro di Ortigia” di Giuseppe Raudino: un romanzo storico sull’Italia degli anni ’20

La vita nasconde insidie e mostra meraviglie. Non sai mai cosa ti riserva anche quando pensi di soggiogarla con la furbizia. Essa tira colpi mancini ed a niente serve fare il commediante nelle situazioni che richiedono coraggio e serietà. La vita è una continua lotta per vivere come si converrebbe, al meglio.

I pericoli sostano dietro l’angolo, si manifestano anche in modo inaspettato e la loro imprevedibilità potrebbe indebolire o rafforzare il carattere di chiunque. Dalla vita non si guarisce mai, ma si combatte sempre. Ti abbandoni ad essa genuflesso dalla confessione che senti di doverle soffiare. Racconti quello che non hai l’ardire di far sapere agli altri preso da una devozione verso l’esperienza che ti ha reso quello che sei. Allora, scegli di correre dietro al tempo che ti fa prima fanciullo e poi uomo. In quest’ultimo caso lo diventi, non per età anagrafica, ma per ciò che impari dall’esistenza rendendo alla vita quello che ha consegnato. Alla fine, pensandoci bene, ti resta molto più di quello che hai sognato, voluto, ottenuto.

In Il fabbro di Ortigia di Giuseppe Raudino sei i passi di Currò, il figlio del fabbro, nato ad Ortigia. La sua infanzia è vissuta alla periferia del Regno d’Italia, dove si alternavano bellezza e miseria, provincialismo e gloria, disubbidienza e sfortuna. Currò, da bambino, assiste alla visita in città del re Vittorio Emanuele III, ai picchetti d’onore e al sempre più invadente indottrinamento fascista. Per un po’ aiuta il padre nella sua fucina. È bravo, lesto e sveglio, anche se è portato per l’arte. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il giovane è appena maggiorenne. Si imbarca sull’incrociatore Duca degli Abruzzi, viene fatto prigioniero dai tedeschi, fugge e si unisce ai partigiani.  

Il romanzo è intimo. La narrazione è confidenziale come la scrittura che si mostra senza filtri, pulita. La storia prende il lettore che si fa egli stesso un Currò.

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“Il fabbro di Ortigia” di Giuseppe Raudino, edizioni Bibliotheka.  Dream Book.

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