“Ondine” di Benjamin Lacombe: recensione libro

Una fiaba, delicata, magica, piena di sentimenti. Una fiaba di quelle che piacciono a me, dove all’amore si unisce la magia, e poi l’inganno, le promesse tradite e nessun lieto fine a porre riparo. Le profezie si avverano, le promesse tradite hanno conseguenze, l’amore non ti salva davanti a tutto questo. Ma più di ogni altra cosa questo libro è un libro da osservare, le tavole illustrate al suo interno investono gli occhi con una meraviglia tale da riuscire ad incantare, molto più della magia di Ondine.

Sinossi “Ondine” di Benjamin Lacombe

benjamin lacombe ondineNata in un palazzo di cristallo in fondo al mare, Ondine è una bellissima ninfa che si innamora del nobile cavaliere Hans di Ringstetten. Riadattando la novella dello scrittore bretone Friedrich La Motte­Fouqué che per primo nel 1811 aveva tradotto in francese il mito tedesco, Benjamin Lacombe firma testo e illustrazioni di una favola dove amore e morte, fascino e paura, fantastico e bellezza si intrecciano continuamente. Mondi onirici, surreali e impalpabili sono interpretati da Lacombe con delicate tonalità preraffaellite, mentre rarefatti disegni su pagine trasparenti evocano l’evanescente mondo acquatico delle ninfe.

Benjamin Lacombe è un autore e illustratore francese. Compie i suoi studi presso l’Ecole Nationale Superieure des Arts Decoratifs di Parigi (ENSAD) lavorando contemporaneamente per la pubblicità e l’animazione; all’età di 19 anni firma i suoi primi libri di fumetti e illustrazioni. Il suo lavoro si ispira al mondo delle fiabe, ai racconti per bambini e ragazzi ma anche ai classici della letteratura. Lacombe è tradotto e premiato in numerosi paesi; ha esposto i suoi lavori nelle più importanti gallerie del mondo come L’Art de rien (Parigi), Dorothy Circus (Roma), Ad hoc art (New York), Maruzen (Tokio).
Vive e lavora a Parigi.

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