Dream Book

“Millanta facce” di Piero Manni: recensione libro

Ad un principio non sempre segue una fine. Ci sono inizi che hanno tante sbavature che portano a cambiare i termini dell’epilogo perché ognuno aggiunge del suo e non è detto che finisca lì. Le storie diventano così smaltate, lucide, senza polvere, quasi fossero nuove anche se sono passate da più lingue. L’arte di raccontare non appartiene a tutti, è un dono che fa grandi pochi. Per narrare storie bisogna essere capaci, portati.

Nelle storie è sufficiente una pausa di troppo per presentarle come piatti sconditi, senza sapore. Semplicemente, si sgretolano. Chi racconta si porta dietro lamenti, mancanze, amor proprio e quello per la propria terra. Tutte queste cose insieme non sono poche visto che sono una metà del proprio spirito. I racconti di un luogo possono essere conturbanti, il confine tra cielo e terra per poi finire reclusi nella memoria che riporta ricordi, vita di un tempo che ora non c’è più. Le storie sono importanti, danno spessore e centralità ad un territorio ed al suo popolo. Il risultato, poi, sorprende sempre. Se riesumate con rispetto e con il piglio che le rende uniche, rivelano un invito a tenere fede alla rispettabilità delle parole le quali, all’occorrenza, sono delle incredibili vie di fuga da un ordinario che stanca ed avvilisce.     

In Millanta Facce di Piero Manni tendi bene l’orecchio per ascoltare alcuni racconti del Salento. Finisci dentro a vecchie storie che poi non sembrano tanto lontane dai tempi moderni. Anacronisticamente sì, ma nella morale no. Manni, dell’omonima casa editrice e scomparso nel 2020, ha messo in luce la civiltà contadina del dopoguerra, le feste patronali e le tarantate, l’emigrazione. Ha tracciato nelle sue pagine l’essenza di una terra del Sud. Ha raccontato anche le parti oscure, quella della Sacra Corona Unita e delle speculazioni edilizie che hanno trasformato e sfruttato il passeggio, un tempo di una bellezza incontaminata. Piero Manni con la sua penna ha messo in evidenza storture e ricchezze dell’oggi di un Salento ancora ricco di cosa da raccontare e da vedere.

Il libro è di una meraviglia, un incanto. Dalla penna di Piero Manni senti anche il respiro di chi popola i racconti che ti abbracciano come se fossero uno scialle posato sulla pelle nelle notti d’estate. La sua prosa è miele, ma anche fuochi d’artificio e cielo senza stelle. È bellissima.     

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“Millanta facce” di Piero Manni, edizioni Manni Editore. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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