Lunedì poesia: Giulia Fuso legge Franco Fortini

Lunedì Poesia a cura di Giulia Fuso. Per la puntata di oggi di Lunedì Poesia Giulia Fuso legge per noi “Poesie inedite” di Franco Fortini, edizioni Einaudi

Lui è Franco Fortini
Il libro è Poesie inedite
edito da Einaudi

Nella mia casa di Firenze a quest’ora
mio padre non ha ancora acceso la luce e resta
dormendo nella poltrona vicino alla radio,
mente fuori la sera della domenica è di freddo
trasparente, di villa dal Ceceri alla Consuma.

In pomeriggi come questi a quest’ora
quand’ero solo da ragazzo nella casa di Firenze,
nemmeno io accendevo la luce e guardavo
come veniva la sera di fine febbraio sugli orti,
sui fischi dei treni esili, e lampi da vetrate.
Giravo per casa senza far rumore,
dov’erano le cose lasciate dalla famiglia, i bicchieri
sciacquati e capovolti nella cucina, i giornali,
la cenere nel portacenere.
Non so che pace sia, o che amaro sia
nel sonno che viene a quest’ora della domenica
quando ancora non si accende la luce
e non c’è nessuno in casa.
Si ricorda allora il tempo che era per casa
un piccolo gatto bianco che un giorno sparí;
gli album dei disegni, le bottiglie vuote, la gente
morta quando si era ragazzi;
e s’invecchia di due, di cinque anni in un giro d’occhi,
senza rumore come un ramo di cenere
si dísfa nel caminetto già brace coperta.

Buon ascolto!

 

Sinossi del libro “Poesie inedite” di Franco Fortini

Di periodi e ispirazioni diverse, e testimoniando diversi aspetti della personalità poetica fortiniana (dal suo brechtismo, al surrealismo, alla poesia «milanese» degli anni Sessanta), i testi scelti ripropongono, sempre ad alto livello qualitativo, la stessa oscillazione che è del poeta edito: fra un’accanita astrazione, che può essere anche regressione alla storia in quanto allegoria, e una quotidianità ora aspra e punitiva, ora dolce, rassicurante. O, a livello formale, tra la frase breve, serrata, che diventa sentenza, e il discorso articolato, la persuasione, l’intimazione. Anche questi inediti, che pure danno più spazio a un poeta divertito e divertente, mostrano un Fortini che incalza sempre nell’interrogare e nell’interrogarsi, che non lascia respiro ne agli altri ne a se stesso.

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