Quali sono i libri da leggere prima di andare in Argentina? Ecco una selezione di dieci titoli utili per conoscere la terra del Tango ancora prima ancora di partire. Dieci libri classici e contemporanei, per ricostruire dal punto di vista letterario la storia e la società argentina.
Ecco dunque i dieci libri da leggere prima di volare in Argentina, per la rubrica Libri per Viaggiare.
Premessa
Nell’immaginario collettivo quando si parla di Argentina la prima associazione mentale è legata al Tango, il popolare ballo nato nel quartiere Boca di Buenos Aires, vero e proprio simbolo e metafora di una terra di migranti e insondabili contraddizioni. Attraverso 10 libri da leggere prima di visitare l’Argentina affronteremo un viaggio che ci condurrà fino alla fine del mondo senza dimenticare le ferite inflitte dalla dittatura militare; passeremo a Est del Rio della Plata, scenderemo lungo la costa, imboccheremo la strada verso ovest per la Pampa, a Rosario sogneremo di saltare in sella alla Poderosa passando le Ande e con un andamento lento, sospesi nel tempo, attraverseremo la Patagonia. Storie di campi polverosi, di uomini e donne, di migrazione, miti e derelitti, e in mezzo a tutto ciò Buenos Aires, la città più colta del continente americano, un altrove antropologico e letterario sospeso nello scorrere lento del tempo.
Finzioni – Jorge Luis Borges
Il nostro viaggio dei libri da leggere prima di volare in Argentina non può che partire dal ‘‘classico’’, lo scrittore argentino per eccellenza: Jorge Luis Borges.
Finzioni rappresenta il punto di partenza di una produzione letteraria, su cui Adelphi sta costruendo un grande progetto di rivisitazione, che richiederebbe un trattamento particolareggiato. Undici racconti fantastici, simbolici, esoterici e filosofici costruiti sulla base di una struttura prosaica geometrica, complessa e aleatoria. Ogni pagina del libro è un viaggio onirico che sconfina oltre la mente, cullando il lettore tra realtà e finzione. Un altrove letterario magico, dove il fluttuare del pensiero conduce l’uomo alla scoperta di se stesso verso un mondo magico e sospeso.
“Finzioni” di Jorge Luis Borges, edizioni Adelphi.
Il fiume senza sponde – Juan José Saer
È il Rio della Plata il grande protagonista di questo libro il cui sottotitolo “trattato immaginario” rende perfettamente l’idea dell’opera. Straordinario, visionario, filosofico, storico e topografico, “Il fiume senza sponde”, impossibile da classificare, è un’opera a metà tra saggio e romanzo. Juan José Saer ci narra, con uno stile sognante, le vicissitudini, le storie e le leggende che, nel corso del tempo, hanno fatto del Rio della Plata, dalla sua scoperta all’inizio del XVI secolo fino ai giorni nostri, una metafora per raccontare la storia e l’anima pulsante e controversa della stessa Argentina.
“Il fiume senza sponde” di Juan José Saer, La Nuova Frontiera edizioni.
Latinoamericana – Ernesto Che Guevara
Non si può parlare di Argentina senza fare tappa a Rosario, città genesiaca dove nacque l’iconico Che.
Dimentichiamoci, però, per un attimo la figura del Condottiero in divisa o dello statista che parla alle Nazioni Unite, e immaginiamo un ragazzo sbarbato studente di medicina, sognatore e riflessivo, l’amico Alberto Granado e la mitica e sgangherata moto “Poderosa”. Un libro di formazione (e un film) indimenticabile, un viaggio attraverso il Sud America ma che metaforicamente rappresenta un vero e proprio mutamento dell’anima che trasformò per sempre quel giovane argentino del XX secolo.
“Latinoamericana” di Ernesto Che Guevara, edizioni Mondadori Editore.
Sopra eroi e tombe – Ernesto Sábato
Uno dei grandi Capolavori della letteratura sudamericana, e probabilmente del Novecento, surrealista, profetico e crudo: Ernesto Sábato conduce il lettore in una Buenos Aires oscura, poliforme e labirintica.
L’asse portante è la storia d’amore, tormentata e folle, tra Martin e Alejandra a cui si sovrappongono diramazioni filosofiche che sfociano in drammi, catastrofi e illusioni, molto alla Edgar Allan Poe, capaci di scavare negli angoli più reconditi dell’essere umano.
“Sopra eroi e tombe” di Ernesto Sábato, edizioni Einaudi.
Frammenti della notte – Andrés Neuman
Andrés Neuman è una delle voci più interessanti della letteratura argentina contemporanea. La prosa, elegante e sognante, riflette il passato da poeta dell’autore capace di costruire narrazioni dove la trama è un elemento secondario rispetto alle atmosfere oniriche e allegoriche strutturali. Attraverso gli sguardi del protagonista viaggeremo in una Buenos Aires notturna ed insolita e voleremo sopra i magnifici scenari di una Patagonia da favola.
“Frammenti della notte” di Andrés Neuman, edizioni Ponte alle grazie.
I vent’anni di Luz – Elsa Osorio
Argentina vuol dire anche Desaparecidos. Molti sono i testi, tra saggi e romanzi, che hanno più o meno affrontato i crimini perpetrati, a partire dagli anni settanta, dalla dittatura militare ma ritengo che tra tutti “I venti anni di Luz” sia forse quello che abbia una componente empatica più spiccata. Elsa Osorio, con una scrittura sublime e raffinata, ci racconta le sofferenze e gli orrori dei cosiddetti desaparecidos e delle loro famiglie ma anche il coraggio e la forza di reagire, credere e resistere di chi non si rassegna alla sopraffazione e all’ingiustizia.
“I vent’anni di Luz” di Elsa Osorio, edizioni Guanda Editore.
Patagonia express – Luis Sepúlveda
Lucho, scrittore cileno scomparso recentemente, fu uno di quegli scrittori che più di tutti ha incarnato la figura dell’intellettuale rivoluzionario, simbolo del continente Sudamericano, ed in generale di tutti i Sud del Mondo. Patagonia Express è un testo breve di racconti, ma che in realtà altro non è che una raccolta di appunti, riflessioni e bozzetti. Il tono “leggero” regala una dolcezza che resta impressa nel cuore e nella mente. Un viaggio di ritorno alle origini verso una riscoperta della natura e del proprio essere.
“Patagonia express” di Luis Sepúlveda, edizioni Guanda
Fútbol – Osvaldo Soriano
Il calcio è insieme alla boxe lo sport poeticamente più evocativo. Il binomio Fútbol – Argentina è un elemento cardine che caratterizza e condiziona la vita e la passione del paese sudamericano. Il pensiero inevitabilmente non può che andare alle geniali, funamboliche e strabilianti giocate del Pibe de Oro, alle meraviglie tecniche o quelle “malandrine” come lo storico goal di mano, oppure al più recente Messi. Eppure il calcio che più di tutti incarna lo spirito argentino è quello raccontato da Soriano. Storie di porte sul ciglio del mondo e di campi polverosi, di indimenticabili perdenti e di umanità dimenticata. Storie di meravigliosi e poetici goal mancati.
“Fútbol” di Osvaldo Soriano edizioni Einaudi.
Istituto di bellezza Margaret Thatcher – Marsha Mehran
Marsha Mehran, scomparsa prematuramente nel 2014, è stata una scrittrice di origine iraniana che ha incarnato perfettamente il popolo argentino, nel cui DNA sono presenti i geni delle varie migrazioni che nel corso dei secoli hanno riguardato il Paese.
Istituto di bellezza MT, pubblicato postumo, è un libro raffinato, con una prosa decisamente notevole. Racconta la vita degli esuli iraniani scappati dalla rivoluzione khomeinista che si ritrovano, loro malgrado, a subire le difficoltà quotidiane in una Buenos Aires schiacciata dalla dittatura ma che non rinunciano alla voglia smisurata di condividere la bellezza attraverso la poesia e l’amore, nel tentativo di costruire una comunità.
“Istituto di bellezza Margaret Thather” di Marsha Mehran, edizioni Neri Pozza.
Rayuela – Julio Cortázar
Siamo partiti da Borges e non potevamo che chiudere questo viaggio con un altro mostro sacro della letteratura volutamente lasciato per ultimo: Julio Cortázar.
Rayuela, capolavoro assoluto universalmente riconosciuto, è forse l’opera più complessa della letteratura dell’autore argentino. Un’opera maestosa, labirintica, profondamente intellettuale, astratta, intrisa di realismo magico e concettualmente bizzarra che si può leggere all’infinito stravolgendone ogni volta il senso. Rayuela non è un Romanzo, è molto di più: è un mondo senza fine, un moto tendente l’infinito, un vorticare di giochi linguistici che cambiano di continuo le prospettive. Mille mondi paralleli che si alternano dentro un libro… o nelle malinconiche note di un Tango.
“Rayuela” di Julio Cortázar, edizioni Einaudi.